Approvata al Senato la manovra da 4.500 miliardi: tagli senza coperture, scontro nel GOP e mercati in allerta. A rischio la credibilità degli Stati Uniti.
Un colpo duro alla finanza pubblica
Il Senato Usa ha approvato il One Big Beautiful Bill Act il 1° luglio 2025 con un voto risicato di 51 a 50, grazie all’intervento decisivo di J.D. Vance. Il provvedimento prevede circa 4.500 miliardi di dollari in tagli fiscali, a fronte di solo 1.500 miliardi in riduzioni di spesa. Una scelta che ha fatto esplodere le tensioni interne ai repubblicani e suscitato dure critiche.
Un debito destinato a esplodere
Secondo il Congressional Budget Office, il pacchetto aumenterà il debito federale di almeno 3.300 miliardi di dollari nei prossimi dieci anni. Stime più recenti parlano addirittura di 3.900 miliardi. Con un debito attuale che sfiora i 36,4 trilioni di dollari, il rapporto debito/PIL ha superato il 120 %, avvicinandosi ai livelli del secondo dopoguerra.
La trappola dell’economia della fiducia
I sostenitori della legge evocano il modello Reagan: “la crescita economica compenserà i tagli”. Ma gli scettici avvertono che il CBO non contempla questo effetto ipotetico. Anzi, la spesa per interessi rischia di esplodere, superando i 700 miliardi annui, a carico delle generazioni future.
Il rialzo del costo del dollaro
L’enorme deficit mina la fiducia nel dollaro, già indebolito: la valuta ha perso il 10 % del suo valore negli ultimi mesi. Il segnale è chiaro: gli investitori iniziano a fuggire. Il rischio di pressioni inflattive e di nuovi rialzi dei tassi è dietro l’angolo.
Reazioni politiche
- Elon Musk: ha attaccato pubblicamente Trump, parlando di “debt slavery” e minacciando di fondare un partito alternativo.
- Sen. Ron Johnson: ha demolito le dichiarazioni ottimistiche della Casa Bianca, chiedendo “un audit forense della spesa pubblica”.
- Moderati e conservatori: cresce la tensione nel GOP per i tagli a Medicaid. Si parla di oltre 11 milioni di cittadini che potrebbero perdere la copertura sanitaria.
Cosa succede adesso
Il disegno di legge passa ora alla Camera, dove i numeri sono ancora più risicati e la fronda interna è agguerrita. Lo Speaker Johnson punta all’approvazione entro il 4 luglio, ma l’esito è tutt’altro che certo. L’America è sospesa tra entusiasmo e caos.
Grossi rischi
Questo colpo di mano fiscale non solo gonfia il debito, ma mina la credibilità stessa del dollaro. La fiducia globale nella stabilità americana vacilla. “Basterà la crescita economica a riassorbire una voragine di queste dimensioni?” Per ora, la risposta dei mercati è impietosa: il dollaro ha perso il 10%. Se la legge diventerà effettiva, ci aspettano anni di instabilità e austerità forzata.
Dettagli chiave
- Debito attuale: circa 36,4 trilioni di dollari (Q3 2025)
- Contenuto del provvedimento: estensione dei tagli fiscali del 2017, esenzioni su straordinari e mance, tagli a Medicaid e SNAP, aumento della spesa per difesa e sicurezza interna.
- Impatto stimato: +3,3–3,9 trilioni di dollari entro il 2034; oltre 11,8 milioni di cittadini senza assicurazione sanitaria.