Tra cedolare alzata, bandierine in maggioranza e una manovra che non tiene la barra dritta.
(Foto: il ministro a Economia e Finanze, Giovanni Giorgetti, con la premier Giorgia Meloni in Parlamento).
La legge di bilancio è stata bollinata, ma il passaggio parlamentare non sarà una passeggiata. Il pacchetto su affitti brevi, tassazione dei dividendi, banche, pensioni e fondi al cinema tiene la maggioranza su un crinale scivoloso, con emendamenti annunciati e una navigazione che si preannuncia accidentata.
Affitti brevi: cedolare al 21% per pochi, 26% per chi usa intermediari
Il cuore della contesa è l’aumento della cedolare secca sugli affitti brevi. Nel testo attuale l’aliquota sale dal 21% al 26% quando la locazione passa per intermediari o portali. Resta al 21% solo per chi non si appoggia a piattaforme durante l’anno d’imposta.
La logica, spiegano dal governo, è frenare la pressione degli affitti turistici sul mercato residenziale nelle grandi città. “L’incremento degli affitti brevi pesa sulla possibilità di trovare alloggi, specie nei centri maggiori” — Giancarlo Giorgetti.
Le associazioni dei proprietari contestano l’impostazione e paventano un impatto rilevante per i piccoli host. Secondo le stime tecniche, il gettito a regime è modesto ma il segnale politico è forte, e in Parlamento la norma potrebbe essere limata.
Maggioranza in fibrillazione: Forza Italia e Lega aprono il fronte
Forza Italia annuncia emendamenti sulla cedolare e mette a verbale la contrarietà alla stretta sui dividendi. “La norma va modificata” — linea dei forzisti.
La Lega spinge su altri dossier fiscali e previdenziali. “Verrà cancellata in Parlamento” — Matteo Salvini, riferendosi alla stretta sugli affitti brevi. Da Fratelli d’Italia filtra l’idea di una mediazione: “Una soluzione si troverà in Parlamento” — Gianluca Caramanna.
Traduzione politica: il ddl approda alle Camere senza blindatura, con i partiti della maggioranza che marcano il territorio su capitoli identitari.
Banche, cinema, pensioni: gli altri nodi che scottano
Sul tavolo resta il contributo atteso da banche e assicurazioni per il 2026, mentre il capitolo cinema-audiovisivo vede un allentamento rispetto alle ipotesi iniziali ma mantiene una stretta che il settore giudica sensibile.
Capitolo pensioni: le opposizioni alzano il tiro. “È una manovra contro il Paese e i lavoratori” — Maurizio Landini. Dal fronte governo si rivendica l’equilibrio dei conti e la priorità alle misure considerate più urgenti.
Cosa cambia per proprietari e mercato
Per chi affitta tramite piattaforme, il rendimento netto può ridursi con l’aliquota al 26%. Possibili effetti: ricalcolo dei canoni, spostamento verso affitti più lunghi o riduzione dell’offerta nelle aree a maggiore domanda turistica. Il rischio segnalato da operatori e proprietari è un aumento dell’irregolarità. Il governo punta invece a una ri-equilibratura tra turismo e residenziale.
I prossimi passi: emendamenti e voto
Nelle prossime settimane si entra nel vivo con commissioni ed aula. In cima alla lista, i capitoli su affitti brevi, dividendi, estensione della flat tax per gli autonomi, bonus libri e Opzione donna. La manovra arriverà al traguardo, ma non senza cambi di rotta e compromessi.