Documenti di Trasporto digitali, risparmio da 18 miliardi di euro per il Paese

- di: Barbara Bizzarri
 

Nella digitalizzazione delle relazioni B2b, l’Italia vive un vero e proprio paradosso: prima in Europa nella fatturazione elettronica e nella conservazione digitale, ma in grave ritardo nei Documenti di Trasporto elettronici e nell’eCommerce B2b

Documenti di Trasporto digitali, risparmio da 18 miliardi di euro per il Paese

La digitalizzazione nel B2b procede a due velocità – afferma Riccardo Mangiaracina, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Digital B2b -: da un lato gli obblighi normativi ci hanno portati a essere primi in Europa per la fatturazione elettronica, dall’altro l’adozione spontanea di soluzioni digitali nelle imprese fatica a procedere. Sul primo fronte siamo così avanti rispetto all’Europa che ora paradossalmente le Direttive rischiano di obbligarci a ripartire da zero, su altri siamo così indietro da faticare a competere alla pari con le imprese europee. Dobbiamo lavorare in modo unito per difendere gli investimenti già effettuati mettendo in luce i benefici derivanti dalle nostre soluzioni e spingere in modo deciso sull’acceleratore per colmare i gap rispetto ad altri Paesi”.

La ricerca dell’Osservatorio Digital B2b della School of Management del Politecnico di Milano presentata questa mattina al convegno Lepre o tartaruga? Il paradosso del B2b italiano” presso l’ateneo milanese evidenzia che solo il 35% delle imprese italiane emette Documenti di Trasporto digitali e appena il 22% li riceve. Eppure, i benefici della digitalizzazione di questa fase intermedia del ciclo dell’ordine sono evidenti: se in Italia si introducesse un obbligo generalizzato di trasmissione dei DdT in formato elettronico strutturato si otterrebbe un risparmio di 18 miliardi di euro, in gran parte grazie a un aumento di produttività (99,7%), oltre che a una riduzione di materiali (0,2%) e del tempo di ricerca in archivio (0,1%). Tale risparmio è pari a oltre 8 volte la spesa attuale delle imprese italiane in cybersecurity e oltre 20 volte il mercato dell’Artificial Intelligence in Italia. Risorse che potrebbero essere reinvestite in dotazione tecnologica o contribuire al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione dell’Italia.

L’eCommerce B2b di prodotto, cioè il valore delle transazioni in cui l’ordine viene scambiato in formato digitale, nel nostro paese ha raggiunto il valore 265 miliardi di euro nel 2023, in crescita del +10% rispetto al 2022, ma pari ancora solo al 21% del transato B2b italiano nelle filiere di prodotto. E, ad oggi, solamente il 42% delle imprese ha almeno uno strumento di eCommerce già avviato.

Guardando ai prossimi 12 mesi, le priorità per le imprese sono chiare: gli investimenti in tecnologie per il Digital B2b si concentreranno su sistemi di gestione elettronica documentale (per il 35%), cloud (22%) e sistemi ERP (19%). Ma un terzo delle aziende investirà meno dell’1% del fatturato e solamente lo 0,4% ha allocato un budget che supera il 10% del fatturato: numeri troppo bassi per soluzioni integrate che siano alla base della strategia di digitalizzazione dell’impresa.

La digitalizzazione dei documenti di trasporto è ancora ferma al palo, in larga parte per le resistenze culturali dei partner di business – rileva Paola Olivares, Direttrice dell’Osservatorio Digital B2b -. I tempi sono maturi per ipotizzare in questo ambito un approccio "top-down law-driven" che imponga a livello nazionale un obbligo generalizzato di trasmissione del DdT in formato elettronico strutturato. Una tale scelta consentirebbe al sistema Italia di raggiungere enormi vantaggi e di posizionarsi come leader nella transizione al digitale dei documenti e dei flussi informativi”. 

Tra le tecnologie B2b future, il 9% delle imprese intende introdurre strumenti di Robotic Process Automation per automatizzare i processi aziendali. Ad oggi solo il 10% delle imprese italiane li ha introdotti. In uno scenario automatizzato nel ciclo ordine-pagamento, con una gestione digitale dei principali documenti esecutivi e l’introduzione di robot per l’automazione delle attività più ripetitive e standardizzabili, i vantaggi sono evidenti: si stima un risparmio di 58 minuti e 22 euro per ogni ciclo, ossia un beneficio pari al 52% della performance di partenza. Un vantaggio particolarmente evidente nella gestione delle fatture (-86% in termini di tempo) e delle non conformità (-74%).

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