Chiusura delle discoteche: i gestori ricorrono al Tar del Lazio

 
Continuano le polemiche sul caso delle discoteche in Italia: le sale in cui i giovani ballano e inevitabilmente creano assembramenti problematici in tempi di pandemia da Coronavirus sono state chiuse su decisione del Governo per cercare di frenare i contagi, dopo i diversi casi di ragazzi e ragazze tornati positivi da feste in luoghi simili.

La scelta dell'esecutivo però si trascina una lunga coda di polemiche. Se qualcuno la vede come irrinunciabile perché permette di ridurre un fattore di rischio, l'intero settore delle imprese che lavorano nel campo dell'intrattenimento non ci sta.

In uno dei mesi più redditizi dell'anno (e in un periodo in cui le entrate sono state ampiamente ridotte per colpa dell'emergenza sanitaria) il Silb, associazione dell'intrattenimento da ballo e spettacolo, alza la voce.
Stando a quanto riportato da Repubblica, l'associazione ha mosso ricorso al Tribunale Amministrativo per chiedere l'immediata riapertura di locali e discoteche come anticipato dal presidente Maurizio Pasca.

"Non ci stiamo a essere considerato il capro espiatorio" - ha spiegato Pasca - "Colpiscono noi quando la movida c'è anche in altri luoghi, basta vedere quello che accade sulle spiagge o negli stabilimenti balneari. È chiaro che il problema non possono essere i locali da ballo".

Oggi ci sarà un incontro con il ministro dello sviluppo economico Patuanelli: "Gli chiederemo dove si riuniranno ora le persone che andavano in discoteca" - continua Pasca sulle pagine di Repubblica - "Noi da sempre ci battiamo contro l'abusivismo, questa decisione lo incentiverà. Subito abbiamo detto che rispettare le misure del distanziamento sarebbe stato difficile e per questo motivo un decimo dei nostri locali non ha voluto riaprire. Chiuderci adesso è un brutto colpo per il nostro futuro, parleremo col ministro di rimborsi ma per ora faremo ricorso. Abbiamo raccolto la documentazione e le prove che dimostrano come i contagi non avvengano in discoteca ma altrove, al Tar proveremo la discriminazione nei nostri confronti".

Nonostante i toni decisi di Pasca, sarà difficile accogliere una decisione del Tar in tempi utili perché anche se il ricorso sarà accolto, la stagione estiva è sempre più vicina alla fine quindi la mossa del Silb rappresenta più un atto di denuncia: "Il Governo non ci ha fornito gli strumenti adatti per fare i controlli e poi ci accusa di ogni nefandezza. Così siamo inermi".
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