Ingegneria, Project Management, soluzioni ICT, Architettura: una serie di servizi focalizzati nei settori legati alla transizione energetica, digitale, alle reti in fibra ottica, alle reti di trasmissione di energia elettrica. Questo, e molto altro, è DBA Group; una società che, tramite le risposte dateci dal suo Ceo, Raffaele De Bettin può dare un’immagine della dinamicità del Paese, di quanto le scelte e le soluzioni ‘cutting edge’ nei settori più avanzati possono essere volano di sviluppo. Sempre accompagnando la transizione energetica con iniziative legate alla sostenibilità ambientale, all’efficientamento energetico, alla produzione distribuita di energia e creazione di comunità. Ma tutto questo è sostenuto dalla grande competenza delle risorse umane presenti.
De Bettin (DBA Group): "Crescita, innovazione e sostenibilità grazie a capacità delle risorse umane"
Sono molti i settori strategici nei quali operate, ce n’è qualcuno sul quale siete più concentrati?
Tutti i mercati in cui operano le società del Gruppo continuano a manifestare segnali positivi di crescita e, sulla base del nostro piano strategico al 2026, intendiamo mettere a frutto la nostra esperienza e focalizzare la nostra attenzione sui segmenti più interessanti per clienti e in ottica PNRR. In quanto operatori storici al servizio della transizione digitale attraverso lo sviluppo delle reti di telecomunicazione a Banda Ultra larga, intendiamo mantenere il ruolo di leader di mercato, rafforzando il nostro posizionamento nei servizi di ingegneria e di Project Management per la progettazione di Data Center efficienti e performanti, proseguendo nelle attività di consulenza per le fasi di Operation & Maintenance delle infrastrutture IT. Puntiamo su un ulteriore sviluppo delle attività per la trasformazione degli impianti di erogazione da fonti di energia sostenibile (elettrica, LNG, biometano e idrogeno) e per iniziative di sostenibilità ambientale, efficientamento energetico e produzione distribuita di energia, presidiando la progettazione di tecnologie per l’efficientamento delle infrastrutture di trasporto e logistica.
Quali obiettivi di crescita vi ponete per il 2024 ed i prossimi anni?
Guardiamo al 2024 come a un anno di stabilità e consolidamento dei risultati raggiunti, prevedendo una soglia di 120 milioni di euro di ricavi, con un margine stimato vicino all’11%. Per gli anni seguenti confermiamo le previsioni del piano strategico 2026, con ricavi per circa 135 milioni di euro e una marginalità superiore all’11%. Rispetto alle previsioni abbiamo migliorato di molto la Posizione Finanziaria Netta, scesa sotto i 10 milioni di euro di indebitamento, con ulteriori miglioramenti nel corso dell’anno.
La sostenibilità è al centro del vostro modello di sviluppo e di business: come intendete implementare le vostre azioni riguardo la transizione energetica e digitale?
Grazie anche e soprattutto alla capacità e alle competenze delle nostre risorse umane, e alla nostra struttura organizzativa, intendiamo favorire ulteriormente l’adozione di tecnologie innovative a sostegno dell’innovazione del sistema produttivo, sociale ed economico del Paese. In quanto leader di mercato nei servizi di ingegneria e di Project Management per le infrastrutture mission critical, puntiamo a potenziare l’utilizzo della metodologia BIM (Building Information Modeling) e GIS (Geographical Infomation System), verso una gestione innovativa delle attività di «operation and maintenance», di fruizione «smart» delle infrastrutture da parte dei proprietari, degli operatori e degli utenti finali, attraverso servizi di consulenza ICT.
Desideriamo accompagnare la transizione energetica del Paese: abbiamo lanciato nel 2022 la linea di consulenza e ingegneria per iniziative di transizione energetica legate alla sostenibilità ambientale, efficientamento energetico, produzione distribuita di energia e creazione di comunità energetiche che puntino all’autoproduzione ed autoconsumo . Svilupperemo ancora i servizi per le reti di trasmissione e distribuzione di elettricità, dove siamo già uno dei player di riferimento per gli operatori e per i principali vendor.
Come impatta l’AI nelle vostre strategie?
L’intelligenza artificiale è una leva strategica fondamentale per la nostra azienda, che ci ha permesso di intraprendere un percorso di ottimizzazione dei processi interni legati all’ingegneria, per automatizzare attività ripetitive e a basso valore intellettuale, ottimizzando i tempi di lavoro per i nostri collaboratori.
Disponiamo, inoltre, di un team di risorse giovani, qualificate e motivate, dedicato alle applicazioni di questa tecnologia. Investiamo nella formazione, crediamo nel valore dell’open innovation e nelle potenzialità delle reti di competenza specialistica, collaborando con università e centri di ricerca di eccellenza.
In futuro l’obiettivo è quello di esportare la nostra esperienza nel campo dell’AI applicata ai processi di ingegneria, sviluppando nuovi prodotti basati sull’analisi predittiva e prescrittiva, e fornendo servizi personalizzati per le esigenze dei nostri clienti. Siamo certi che l’intelligenza artificiale conversazionale sarà in grado di interagire con gli utenti, capire le loro preferenze e suggerire le soluzioni più adeguate alle loro necessità operative.
Quali scenari si aprono se, come ormai il mercato si attende, le banche centrali inizieranno a tagliare i tassi?
Un eventuale abbassamento dei tassi avrebbe sicuramente riverberi positivi per la nostra azienda, poiché ci consentirebbe di investire di più sia in acquisizioni che in ricerca e sviluppo e di smobilizzare il capitale circolante in modo più agevole, avendo noi molteplici clienti di primario standing con rischio di credito contenuto. Considerato che i nostri servizi sono principalmente legati a investimenti capital intensive dei nostri clienti, l’abbassamento dei tassi sarà di sicuro una leva per l’aumento di investimenti privati in infrastrutture, indipendentemente da quelli oggetto di finanziamenti legati a Politiche comunitarie e PNRR nazionali.
Possiamo dire che senza la forte spinta della Ue, declinatasi nel Pnrr, il panorama complessivo, non solo quindi per la sua azienda, sarebbe ben diverso?
Attraverso il PNRR nazionale, l’UE ha spinto gli investimenti in infrastrutture e digitalizzazione. Tuttavia, le nostre macroaree di attività, in primis Transizione Digitale e Transizione Energetica, declinate nel nostro piano industriale al 2026, rientrano fra le aree di intervento che il mondo, comunque, dovrà affrontare in futuro. La necessità di storage e di trasmissione dati, generati anche dal maggior uso dell’intelligenza artificiale da un lato, e il graduale allontanamento dai combustibili fossili, dall’altro, sono cambiamenti per cui il PNRR ha fatto solo da acceleratore.
Guardando all’estero, quali sono i mercati più promettenti? Quali le vostre prospettive di sviluppo?
Guardiamo con interesse ai mercati maturi limitrofi che stanno affrontando le transizioni digitale ed energetica, dove sono necessarie infrastrutture in grado di mettere in atto questi cambiamenti e dove possiamo mettere a fattor comune il nostro track record per implementarne ulteriormente lo sviluppo. L’obiettivo è gettare le basi per una espansione in Europa che porti DBA Group, a lungo termine, ad essere uno dei top player nell’ambito dei servizi di architettura, ingegneria e project management e ICT a servizio del Lifecycle Management di infrastrutture puntuali o a rete.