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UE agli Stati Uniti: “Zero dazi sui beni industriali”, ma le contromisure scattano il 15 aprile

- di: Marta Giannoni
 
UE agli Stati Uniti: “Zero dazi sui beni industriali”, ma le contromisure scattano il 15 aprile
L’Unione Europea ha proposto agli Stati Uniti l’eliminazione reciproca dei dazi sui beni industriali, mentre si prepara ad attuare contromisure a partire dal 15 aprile in risposta alle tariffe imposte dall’amministrazione Trump.

L’offerta dell’UE: zero dazi sui beni industriali
La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen (foto), ha annunciato la disponibilità dell’UE a negoziare con gli Stati Uniti per eliminare reciprocamente i dazi sui beni industriali. Questa proposta, nota come “zero-for-zero”, è stata avanzata per la prima volta prima del 2 aprile, ma finora non ha ricevuto una risposta adeguata da Washington. Von der Leyen ha sottolineato che l’Europa è sempre pronta per un buon accordo e mantiene l’offerta sul tavolo. 

Preparazione delle contromisure dell’UE
Nonostante l’apertura al dialogo, l’UE non intende attendere indefinitamente. Il commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, ha dichiarato che, sebbene l’UE preferisca una soluzione negoziata, non aspetterà all’infinito e, in assenza di progressi, procederà con l’imposizione di contromisure. Queste misure prevedono l’applicazione di dazi fino al 25% su una serie di prodotti statunitensi, con una prima tranche che entrerà in vigore il 15 aprile e una seconda il 15 maggio. 

Divisioni tra gli Stati membri dell’UE
All’interno dell’UE emergono posizioni divergenti riguardo alla tempistica e alla portata delle contromisure. Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha suggerito di posticipare l’attuazione dei dazi al 30 aprile per favorire il dialogo con gli Stati Uniti. Tuttavia, la maggioranza degli Stati membri sembra incline a procedere come previsto, con l’implementazione delle misure a partire dal 15 aprile. 

Reazioni e prospettive future
La Germania e la Francia adottano una linea più dura nei confronti degli Stati Uniti. Il ministro dell’Economia tedesco, Robert Habeck, ha avvertito che i dazi statunitensi potrebbero portare a una recessione e ha esortato l’UE a rispondere con fermezza. La Francia, dal canto suo, non esclude risposte aggressive e sostiene l’uso di strumenti come l’anti-coercizione per contrastare le misure statunitensi. 
L’UE mantiene aperta la porta al dialogo, ma è pronta a difendere i propri interessi economici attraverso misure di ritorsione. La situazione rimane fluida e l’evoluzione delle trattative nei prossimi giorni sarà determinante per il futuro delle relazioni commerciali transatlantiche.

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