CRIF: "Prestiti: nel primo semestre 2024 cala la domanda, sale l'importo richiesto"

- di: Redazione
 

L'ultima analisi del Barometro CRIF su fonte EURISC, mostra un calo dell'1,9% delle richieste di prestiti da parte delle famiglie italiane nel primo semestre 2024 (nonostante un cambio di tendenza a giugno, dove riscontriamo un +3,5%), mentre l'importo medio si attesta a 9.300 euro (+8,7%).

CRIF: "Prestiti: nel primo semestre 2024 cala la domanda, sale l'importo richiesto"

I prestiti personali salgono del 7,9%, lo stesso vale per l’importo medio che mostra un aumento dell’1,1%, toccando un valore di 12.007 euro. Dinamica inversa per i prestiti finalizzati, che segnano un -9,6% ma con un importo medio in recupero rispetto agli ultimi due anni (+13,9% rispetto allo stesso periodo del 2023), e un valore complessivo di 6.748 euro.

L’analisi della distribuzione delle richieste per fascia di importo del finanziamento conferma che nei primi sei medi del 2024 le preferenze degli italiani si sono concentrate nella classe inferiore ai 5.000 euro, che arriva a spiegare i 48,8% del totale

Approfondendo l’analisi per tipologia di finanziamento si mantiene lo stesso andamento, ben il 65,2% delle richieste di prestiti finalizzati presenta importi al di sotto dei 5.000 euro; la stessa classe d’importo risulta la preferita anche per i prestiti personali, con il 31,3% del totale. 

Per quanto riguarda invece la distribuzione per durata dei finanziamenti si evince che le famiglie adottano principalmente piani di rimborso superiori ai 5 anni, con una quota che sfiora il 30% del totale.

I prestiti finalizzati concentrano circa la metà delle richieste (47,5%) tra i 18 mesi e i 36 mesi, mentre i prestiti personali si sono indirizzati sempre di più verso piani di rimborso superiori ai 5 anni (50,5%).

Parlando della distribuzione delle istruttorie di credito in relazione all’età del richiedente, nel primo semestre 2024 è stata la fascia compresa tra i 45 e i 54 anni a risultare maggioritaria, con una quota pari al 23,4% del totale, seguita da quella tra i 35 e i 44 anni (20,4%).

Simone Capecchi, Executive Director di CRIF (nella foto), ha dichiarato: “Con una politica monetaria europea che torna a essere espansiva si prospetta un quadro economico più stabile che avrà effetti positivi sul mercato del credito, dopo anni di profonda incertezza e cautela da parte delle famiglie. La congiuntura di stabilità ritrovata avrà, in primis, un effetto alone che spingerà a programmare nuovi progetti di spesa e di conseguenza a richiedere nuovi finanziamenti personali e finalizzati”.

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