CRIF: "Impennata di richieste di prestiti da parte delle famiglie ad aprile"

- di: Daniele Minuti
 
L’analisi delle richieste registrate sul Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF ha evidenziato che nell'aprile del 2021 è stato registrata una fortissima crescita delle richieste di prestiti fatte dalle famiglie italiane rispetto allo stesso mese dell'anno precedente (dato fortemente influenzato dal lockdown).
L'aumento complessivo ammonta a un +207,4% nell'aggregato di prestiti personali e finalizzati: a trascinare i numeri sono stati quelli finalizzati all'acquisto di beni e servizi che hanno fatto segnare un +329,7% confermando la propensione delle famiglie a chiedere finanziamenti per far fronte a nuove spese. Alto anche l'aumento delle richieste di prestiti personali, con un +116,3%.

Positivo anche il segnale sull'importo medio dei finanziamenti richiesti, che nell'aggregato di aprile arriva a 9.474 euro, in lieve ribasso rispetto a marzo ma in decisa crescita su base annuale (+16,5% riespetto all'aprile 2020). Complessivamente il 46,5% delle richieste è al di sotto dei 5.000 euro.
L'importo medio dei finalizzati è di 7.017 mentre quelli personali arrivano a 13.113 euro. Allo stesso tempo però c'è una polarizzazione delle richieste: il 16,4% del totale che prevede un piano di rimborso sotto i 12 mesi da un lato mentre dall'altro c'è un 25,9% che va oltre i 5 anni, privilegiando quindi soluzioni che diano meno pressione al reddito della famiglia. 

A commentare i dati è stato l'Executive Director di CRIF, Simone Capecchi: "Col miglioramento del clima di fiducia in Italia e i progressi della campagna di vaccinazione, ci aspettavamo una crescita delle richieste di credito da parte delle famiglie con volumi tornati ai livelli pre-pandemici. La dinamica è più vivace per i prestiti finalizzati che sono collegati ai ritmi dei consumi ma è incoraggiante anche l'aumento di quelli personali. In questa difficile fase, l'impatto della pandemia sulla capacità delle famiglie di sostenere l'onere del debito trarrà giovamento dalle misure del Governo che danno sostegno ai crediti, oltre che dalle moratorie e dal mantenimento dei tassi di interesse su livelli attuali. Ma fino a fine anno la rischiosità del comparto rappresenterà un fattore di attenzione per gli istituti di credito".

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