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CRIF: "Nel 2022, mutui in calo del 22,7%, ma con record sull'importo medio"

- di: Daniele Minuti
 
CRIF: 'Nel 2022, mutui in calo del 22,7%, ma con record sull'importo medio'
È stata pubblicata un'analisi da parte del Sistema di Informazioni Creditizie gestito da CRIF sulla base dei dati EURISC, relativa alla situazione nel 2022 in Italia legata ai mutui immobiliari. Una quota che, nei 12 mesi, ha visto un calo di 22,7 punti percentuali rispetto all'anno precedente.

CRIF: "Nel 2022, mutui in calo del 22,7%"

Il report mostra come la frenata di richieste vada a riflettere a componente strutturale della contrazione delle surroghe, a cui si va a sommare l'innalzamento dei tassi di interesse che ha accresciuto le rate, erodendo ulteriormente la capacità di spese delle famiglie (nei primi nove mesi dell'anno, le surroghe hanno visto una flessione del 58,2% mentre i nuovi mutui erogati erano scesi solo dell'1,1%).

Simone Capecchi
, Executive Director di CRIF (nella foto), ha dichiarato: 
"In questi ultimi mesi, la domanda di nuovi mutui è stata penalizzata principalmente da due fattori: aumento dei tassi di interesse e minore disponibilità delle famiglie al ricorso al credito per via del clima di incertezza sul fronte geopolitico e macroeconomico. Inoltre, ha sicuramente influito anche il temporaneo venire meno dell’offerta di mutui agevolati con garanzia Consap agli under 36, diventati economicamente non più sostenibili per l’offerta. Tuttavia, per il 2023 sono stati confermati molti degli incentivi governativi, in particolare quelli rivolti ai giovani, alla ristrutturazione edilizia e al risparmio energetico. Da considerarsi come dei veri e propri antidoti per l’intero comparto".

Quindi, quasi tre quarti delle richieste ha un importo medio al di sotto dei 150.000 euro (in linea col valore registrato nel 2022): nell'anno appena concluso, a conferma delle famiglie che si orientano verso soluzioni di lungo periodo, quasi l'85% delle richieste di mutuo aveva durata superiore ai 15 anni (aumento dell'8,6% sul 2021 per la fascia fra i 25 e i 30 anni).

L'analisi poi studia la distribuzione delle richieste di mutuo in base all'età del richiedente, con la fascia sotto i 35 anni che si conferma come catalizzatrice dei volumi di domanda (35,6% del totale, per una crescita di 5,1 punti percentuali su base annuale). Fra i driver che hanno influenzato questo andamento della domanda, vanno citati gli incentivi per i mutui giovani, di ristrutturazione e quelli green per l'efficientamento energetico dell'abitazione.
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