Corea del Nord: Kim Jong-un annuncia cambiamenti per salvare l'economia del Paese

- di: Redazione
 
''Cambiamenti tangibili": ecco quello che il dittatore coreano Kim Jong-un ha annunciato al suo popolo e che sembra anticipare una revisione dei criteri che, sino ad oggi, sono stati seguiti - senza successo - in una economia che ha sempre perseguito, fallendo, l'autosufficienza. Con la conseguenza che il Paese sta attraversando una gravissima crisi , talmente evidente che lo stesso Kim Jong-un ha dovuto prenderne atto ufficialmente, cosa affatto frequente a nord del 38/mo parallelo.

L'annuncio è stato fatto ad un ristretto gruppo di funzionari del partito, in previsione della riunione del Comitato centrale, che sarà chiamato a ratificare (non certo discutere) le nuove linee in economia che il dittatore ritiene necessarie per fronteggiare le gravi difficoltà (in un tessuto produttivo fortemente dipendente dall'esterno, ovvero dalla Cina) acuite anche per effetto della lunga crisi determinata dalla pandemia da Covid-19.

L'agenzia di stampa ufficiale della Corea del Nord, citando Kim, non è andata oltre un generico riferimento a "cambiamenti tangibili" per stabilizzare l'economia e le condizioni di vita delle persone. D'altra parte l'economia nordcoreana paga una serie di cause: i decenni di cattiva gestione; le dure sanzioni decise dagli Stati Uniti per il programma nucleare militare di Kim; la pandemia di coronavirus.
L'intelligence sud-coreana (che monitora costantemente quel che accade al Nord) non segnala un allentamento dei controlli alle frontiere imposti all'inizio della pandemia, con l'obiettivo di importare più materiali industriali e agricoli per aumentare la produzione.

Il Partito dei Lavoratori ha tenuto l'ultima riunione plenaria dei membri del Comitato Centrale a febbraio, quando Kim ha sferzato le agenzie economiche statali per le loro "tendenze passive e di autodifesa" nel fissare i loro obiettivi annuali. All'inizio dell'anno, al primo congresso del partito dal 2016, Kim ha esortato il suo popolo a essere resiliente nella lotta per l'autosufficienza economica e ha chiesto di riaffermare un maggiore controllo statale sull'economia, aumentando la produzione agricola e dando priorità allo sviluppo di prodotti chimici e metalli industrie. Questi settori sono stati gravemente impoveriti dalle sanzioni e dall'interruzione delle importazioni di materiali di fabbrica durante la pandemia.
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