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Confesercenti-SWG: "Effetto 'quattordicesima' sui consumi per turismo e moda"

- di: Daniele Minuti
 
Confesercenti-SWG: 'Effetto 'quattordicesima' sui consumi per turismo e moda'
Da più di un anno ci si chiede cosa possa portare la tanto attesa scossa di cui il settore turistico ha bisogno a seguito della crisi pandemica. E secondo le elaborazioni di Confesercenti del sondaggio condotto da SWG, questa spinta potrebbe arrivare dalla quattordicesima degli italiani.

Fra giugno e luglio infatti, saranno 7,5 milioni le persone che riceveranno una mensilità in più per una somma totale di circa 6,8 miliardi di euro, denaro che a quanto pare sarà sfruttato specialmente per le vacanze estive (che siano personali o in famiglia). Una boccata di aria fresca per l'intera filiera dell'ospitalità del nostro paese, che però deve fare i conti con le spese obbligate.

"La crisi innescata dalla pandemia pesa sui bilanci delle famiglie, e i piccoli debiti crescono" - spiega Confesercenti - "fra arretrati con il fisco, bollette, bolli e multe scadute, gli italiani destineranno il 21% delle quattordicesime (più di 1,4 miliardi di euro) ai pagamenti per saldare i conti. Di essi, 531 milioni copriranno i debiti col fisco mentre il 16% sarà tenuto da parte per poter pagare mutui e finanziamenti, per un totale che supera il miliardo di euro".

Il resto dei risparmi sarà invece investito in acquisti nel campo dell'abbigliamento in modo da sfruttare i saldi dell'inizio di luglio (il calcolo è che i percettori della quattordicesima terranno da parte il 10% del totale, per una somma vicina a 690 milioni di euro). Leggermente inferiore il risparmio per le spese sanitarie (9%, quindi 637 milioni di euro) mentre le restanti voci di spesa assorbirebbero il 10%. "Solamente" il 5% sarà tenuto da parte come risparmio.

Confesercenti spiega: "L’arrivo della quattordicesima potrebbe dare una spinta in più alla spesa delle famiglie italiane: considerando l’aumento del risparmio da parte dei lavoratori non investiti direttamente dalla crisi pandemica, ci sono condizioni per una stagione estiva di ripresa dei consumi domestici ai livelli precedenti alla pandemia. Consumi fondamentali data l'inevitabile mancanza del turismo estero anche quest'anno oltre che della spesa generata da esso sul territorio. Esistono però alcune variabili che potrebbero frenare il tutto, come eventuali nuove restrizioni. Spetta al governo favorire la normalizzazione dei consumi, sia con un rinvigorito piano vaccinale che con scelte di politiche del lavoro e fiscali, e restituire la piena fiducia ad impresa e famiglia".
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