Confcommercio: "Riforma fiscale: l'impianto della legge delega va nella giusta direzione"

- di: Daniele Minuti
 
La legge delega per la riforma fiscale è ormai pronta e sarà probabilmente varata in Consiglio dei ministri: divisa in quattro parte (21 articoli), punta a una riforma dell'Irpef con tre scaglioni e aliquote più basse, oltre alla flat tax per tutti e l'azzeramento dell'Iva su pane, pasta e latte.

Confcommercio: "Riforma fiscale: l'impianto della legge delega va nella giusta direzione"

Maurizio Leoviceministro dell'economia che ci ha lavorato negli ultimi mesi, parla di "risultato ambizioso, che si ispira a quella che fu la riforma degli anni Settanta, in cui si tracciò il fisco del futuro".

La riforma dell'Irpef riduce gli scaglioni da quattro a tre, con aliquote ridotte per centrare l'obiettivo di ridurre la pressione fiscale. La flat tax, obiettivo "di legislatura", è prevista anche per i lavoratori dipendenti e c’è la revisione delle “tax expenditures” forfettizzandole per scaglioni di reddito, per ricavare risorse da destinare al finanziamento delle novità della delega: le agevolazioni oggi sono oltre 600, per una spesa di 165 miliardi.

Per le imprese invece è in arrivo la nuova Ires a due aliquote, per far pagare di meno chi più assume ed investe. Parte anche il graduale superamento dell'Irap e si potrà dire addio all'imposta di bollo, a quelle ipotecaria e catastale, ai tributi speciali catastali e alle tasse ipotecarie, che saranno sostituite da un tributo unico. Quanto ai redditi da fabbricati arriva la cedolare secca anche per gli immobili non abitativi.

Per quanto riguarda i procedimenti, si punta a spingere sempre di più sul meccanismo della dichiarazione (incentivando le precompilate) e per dare "un po' di quiete al contribuente" arriva la moratoria 'festiva', con la sospensione delle comunicazioni del fisco ad agosto e dicembre. Si cambia pagina, infine, anche sugli accertamenti: le misure repressive con cui si è condotta fino ad oggi la lotta all'evasione non hanno intaccato il tax gap, che dal 2000 continua ad oscillare tra 75 e 100 miliardi, e quindi ora si punta tutto sulla tregua fiscale attraverso una tax compliance volontaria.

Confcommercio ha commentato con una nota: "Emerge la conferma di un impianto di legge delega che si propone di perseguire una riforma complessiva del sistema fiscale con gli obiettivi di stimolare la crescita attraverso la riduzione del carico impositivo, di contrastare evasione ed elusione, di semplificare gli adempimenti e di rafforzare la certezza del diritto. Bene, dunque, che si affronti il nodo di una riforma complessiva dell’Irpef - all’insegna della conferma del principio di progressività e con obiettivi di equità orizzontale - agendo sui versanti della riduzione delle aliquote e degli scaglioni di reddito, di una no tax area senza disparità tra lavoro dipendente e pensionati ed anche perseguendo una progressiva estensione della flat tax. Quanto ai redditi d’impresa sono importanti le scelte, tanto in materia di Irpef, quanto in materia di Ires, che intendono favorire il reinvestimento degli utili in azienda, premiando scelte di investimento innovative e la costruzione di nuova occupazione. In materia di Irap, se ne conferma il percorso di progressivo superamento, ma, al contempo, si introduce una sovraimposta Ires al fine di garantire il finanziamento del servizio sanitario. Per quel che riguarda l’Iva, gli interventi di razionalizzazione non dovranno comunque tradursi, a nostro avviso, in un incremento complessivo della tassazione indiretta su beni e servizi. Semplificazione degli adempimenti e promozione di compliance sono gli assi individuati per favorire l’adempimento spontaneo da parte dei contribuenti, anche attraverso strumenti volontari di concordato preventivo. Importanti, in questo contesto, la qualificazione dello Statuto dei diritti del contribuente come legge generale tributaria e il riordino della normativa nella prospettiva di un unico Codice tributario. Infine bene la possibilità dell’introduzione della cedolare secca anche per le locazioni commerciali, ma occorre che ciò si traduca anche in un contenimento dei canoni a carico dei conduttori. Mentre, in materia di rivisitazione delle tax expenditures, occorrerà uno scrutinio generale ed attento alla loro utilità sociale".
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