Confcommercio: "Lieve crescita del disagio sociale in Italia"

- di: Daniele Minuti
 
Confcommercio ha registrato una lieve crescita per il Misery Index relativo al dicembre del 2021, indicatore che tiene conto del disagio sociale che nell'ultimo mese dello scorso anno è arrivato a 16,6 punti, con un aumento di due decimi rispetto al mese precedente.

Sale il Misery Index di Confcommercio di dicembre 2021

Questa salita è dovuta principalmente all'impennata dell'inflazione, che non accenna a fermarsi e che di conseguenza continua a turbare la realtà economica e sociale dell'Italia. L'indice resta quindi su livelli storicamente elevati e nella media rispetto all'intero 2021 (17,6, +1 rispetto all'anno precedente e +3 rispetto al 2019).

Il tasso di disoccupazione ufficiale per dicembre è arrivato al 9% (meno un decimo su novembre), mostrando la stabilità degli occupati e un calo delle persone in cerca di lavoro di 29.000 unità. Sale anche il numero degli inattivi di 35.000 unità rispetto a novembre. Secondo Confcommercio, le ore autorizzate di CIG sono state 78 milioni per dicembre (+ 42 milioni di ore per assegni dai fondi di solidarietà) con il 71,9% di essere per causale legata al Covid-19, un'incidenza raddoppiata rispetto al mese precedente.

Non va sottovalutata inoltre l'incidenza dei prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza di acquisto, che sono saliti ulteriormente attestandosi al 4% su base annua, tendenza che rischia di continuare anche nei primi mesi dell'anno appena iniziato.

Mariano Bella, direttore dell'Ufficio Studi di Confcommercio, ha commentato così: "La progressiva ripresa dell’inflazione, che ha interessato molti dei beni e servizi che le famiglie acquistano con maggior frequenza, ha di fatto vanificato i miglioramenti conseguiti sul fronte dell’occupazione".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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