Confartigianato: l’Intelligenza Artigiana cresce insieme all’AI, sfida e opportunità per le piccole imprese

- di: Sveva Faedda
 

Nella foto, il Presidente di Confartigianato Marco Granelli

L’intelligenza artificiale sta cambiando il volto delle piccole imprese italiane, e Confartigianato evidenzia come la cosiddetta “intelligenza artigiana” stia affermandosi come la chiave per affrontare questa trasformazione senza rinunciare all’identità produttiva del nostro Paese. Nel 2024, il 6,9% delle micro e piccole imprese con almeno dieci addetti ha adottato almeno una tecnologia basata sull’AI, con un incremento significativo rispetto al 4,4% del 2023. Una crescita del 58% che testimonia un’accelerazione nella transizione digitale, anche se l’Italia continua a scontare un ritardo rispetto alla media europea, che si attesta all’11,2%.
Confartigianato sottolinea che l’intelligenza artificiale non è solo una risorsa per migliorare l’efficienza e ottimizzare i processi, ma rappresenta una vera e propria sfida culturale per il mondo dell’artigianato e delle piccole imprese. L’integrazione della tecnologia nei processi produttivi avviene in un contesto di crisi demografica e di crescente difficoltà nel reperire manodopera qualificata. Tuttavia, gli artigiani italiani non si limitano a subire l’impatto di questa rivoluzione tecnologica, ma stanno reinterpretando l’innovazione secondo i valori del proprio settore, trovando nella complementarità tra uomo e macchina un nuovo modello di crescita.

Confartigianato: l’Intelligenza Artigiana cresce insieme all’AI, sfida e opportunità per le piccole imprese

Secondo il report presentato dall’Ufficio Studi di Confartigianato a Trento, le piccole imprese italiane stanno adottando un approccio che valorizza la collaborazione tra intelligenza umana e strumenti digitali avanzati. I dati mostrano come nelle professioni a maggiore esposizione all’AI, il tasso di occupazione degli imprenditori e dei lavoratori autonomi sale al 29,8%, rispetto al 21,4% registrato nella media generale. Questo significa che le piccole imprese artigiane stanno imparando a sfruttare le potenzialità dell’intelligenza artificiale per migliorare la produttività, senza sacrificare la creatività e l’artigianalità che contraddistinguono il Made in Italy.

Confartigianato evidenzia che l’AI viene adottata soprattutto in settori strategici per le piccole imprese, come il marketing e le vendite, dove le tecnologie di analisi dei dati consentono di conoscere meglio i clienti e di personalizzare l’offerta commerciale. Anche la gestione amministrativa e contabile sta beneficiando di strumenti automatizzati, che riducono gli errori e liberano tempo per attività a più alto valore aggiunto. Nell’ambito della ricerca e sviluppo, le imprese stanno utilizzando l’AI per innovare i processi produttivi e migliorare la qualità dei prodotti, mentre nella produzione vera e propria l’intelligenza artificiale consente di ottimizzare l’uso delle risorse, ridurre gli sprechi e aumentare l’efficienza complessiva.

Formazione e competenze: il nodo da sciogliere

Nonostante la crescita nell’adozione di strumenti basati sull’AI, Confartigianato mette in guardia rispetto alla carenza di lavoratori qualificati con competenze adeguate a gestire queste tecnologie. Nel 2023, secondo le analisi dell’associazione, sono stati difficili da reperire oltre 360mila lavoratori con le competenze necessarie per operare in ambiti come l’AI, il cloud computing, l’Internet of Things e la data analytics. Questa carenza rischia di rallentare il processo di digitalizzazione delle piccole imprese, impedendo loro di sfruttare appieno le potenzialità della rivoluzione tecnologica in corso.

Per affrontare questa sfida, Confartigianato sta promuovendo una serie di iniziative mirate alla formazione e all’aggiornamento professionale, con l’obiettivo di fornire agli imprenditori e ai lavoratori gli strumenti necessari per integrare l’IA nei propri processi produttivi in modo efficace e sostenibile. L’intento è di sviluppare un ecosistema di competenze che permetta alle piccole imprese di affrontare le sfide del futuro senza perdere di vista le proprie radici e la propria identità.

Il futuro dell’artigianato tra tecnologia e tradizione

Per Confartigianato, il 2025 sarà un anno cruciale per l’evoluzione dell’intelligenza artigiana, un concetto che va oltre la semplice applicazione della tecnologia e che punta a valorizzare il ruolo insostituibile della creatività e del know-how degli artigiani italiani. La campagna di tesseramento di quest’anno, infatti, ha scelto di affiancare al tema della digitalizzazione quello della creatività, sottolineando come l’artigianato possa evolversi senza perdere la sua essenza.

Secondo l’associazione, l’adozione dell’intelligenza artificiale non deve essere vista come una minaccia, ma come un’opportunità per rendere il lavoro più efficiente e meno oneroso, permettendo agli artigiani di concentrarsi su ciò che sanno fare meglio: creare prodotti unici, di alta qualità e fortemente legati alla tradizione del territorio. La sfida per le piccole imprese italiane sarà quella di bilanciare l’efficienza tecnologica con il valore umano, mantenendo intatta l’unicità del proprio operato.

Conclusioni: un percorso di crescita tra sfide e opportunità


Confartigianato guarda al futuro con ottimismo, ma non nasconde le difficoltà che il settore dovrà affrontare nei prossimi anni. Il gap di competenze digitali, la pressione della concorrenza internazionale e l’evoluzione delle abitudini dei consumatori richiederanno uno sforzo collettivo per rendere la transizione digitale un’opportunità di crescita sostenibile.

L’associazione sottolinea come sia necessario un supporto concreto da parte delle istituzioni per accompagnare le piccole imprese in questo percorso, attraverso politiche di incentivazione, investimenti in formazione e una maggiore sensibilizzazione sull’importanza dell’innovazione tecnologica.

L’intelligenza artificiale e l’intelligenza artigiana, quindi, non sono in contrapposizione, ma possono coesistere e rafforzarsi a vicenda. La sfida, oggi più che mai, è quella di cogliere le opportunità offerte dalla tecnologia senza perdere di vista l’identità che ha reso grande l’artigianato italiano nel mondo.
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