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Conclave, saranno 133 i cardinali elettori: si va verso il voto più numeroso della storia recente

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Conclave, saranno 133 i cardinali elettori: si va verso il voto più numeroso della storia recente
Il Conclave che inizierà il 7 maggio nella Cappella Sistina vedrà la partecipazione di tutti e 133 i cardinali elettori aventi diritto. È la prima volta dal 2005 che si supera la soglia canonica dei 120 porporati prevista dal diritto canonico, una soglia che può essere oltrepassata per decisione del Pontefice uscente. Papa Francesco aveva infatti creato nuovi cardinali negli ultimi concistori, portando il totale a 137: di questi, 133 sono sotto gli 80 anni e quindi eleggibili. Si preannuncia così il Conclave numericamente più ampio della storia contemporanea, segno del cambiamento geopolitico e culturale che ha attraversato la Chiesa in questi anni.

Conclave, saranno 133 i cardinali elettori: si va verso il voto più numeroso della storia recente

La geografia del nuovo Conclave riflette le scelte di Francesco e il suo sguardo verso le periferie del mondo. Oltre il 40% dei cardinali proviene da Paesi extraeuropei, con una presenza crescente dall’Africa, dall’America Latina e dall’Asia. Il baricentro si sposta così lontano dalle tradizionali roccaforti europee, in un’ottica che punta a rendere il Collegio cardinalizio rappresentativo della Chiesa universale. Molti degli elettori sono alla loro prima esperienza di Conclave e sono espressione di diocesi o realtà ecclesiali poco rappresentate nei pontificati precedenti. Questo pluralismo potrebbe rendere meno prevedibile l’esito della votazione, ma anche più coerente con l’orizzonte globale che Francesco ha sempre promosso.

Un meccanismo solenne tra riti e clausura

A partire dal 7 maggio, i 133 cardinali entreranno nella Sistina e, dopo il giuramento di segretezza, cominceranno le votazioni a scrutinio segreto. Il processo, regolato dalla costituzione apostolica Universi Dominici Gregis, si svolgerà in assoluto isolamento dal mondo esterno: niente cellulari, niente contatti, tutto avverrà sotto il controllo del maestro delle cerimonie liturgiche. Dopo ogni votazione, le schede saranno bruciate: fumata nera in caso di mancata elezione, fumata bianca quando un nome avrà raggiunto la maggioranza qualificata dei due terzi. A quel punto, se il candidato accetta, prenderà il nome pontificale e sarà annunciato al mondo dal balcone centrale di San Pietro.

Cosa cambia con un numero così alto

Un Conclave con 133 votanti potrebbe allungare i tempi dell’elezione, complicando le dinamiche di coalizione interna. La soglia dei due terzi si alza a 89 voti, e ciò potrebbe incentivare le prime votazioni esplorative, in attesa che emerga un profilo di sintesi. Tuttavia, alcuni osservatori fanno notare che l’ampiezza del collegio potrebbe anche favorire un consenso più rapido, proprio perché il maggior numero di sensibilità consente compromessi più ampi. Di certo, si tratta di un banco di prova per la nuova composizione della Chiesa, dove peseranno fattori geografici, culturali e teologici. Non sarà una semplice scelta interna, ma un segnale per il mondo intero.
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