Coldiretti: "Nell'era Covid, gli italiani riscoprono i vini autoctoni"

- di: Daniele Minuti
 
Coldiretti ha diffuso, in occasione del Vinitaly Special Edition di Verona presso il padiglione 4 stand D3 della Fiera di Verona, la sua analisi su dati Infoscan Census relativi ai primi nove mesi del 2021 e che riguardano il settore vinicolo nel nostro Paese.

Coldiretti: "Riscoperta dei vini nostrani da parte degli italiani in tempo di pandemia"

Dal report si nota chiaramente che, nell'epoca della pandemia, i nostri concittadini hanno "riscoperto" i vini autoctoni che hanno occupato tutte le prime dieci posizioni nella classifica delle bottiglie che hanno registrato il maggior aumento per quanto riguarda i consumi in valore, con il Lugana veneto e Lombardo che ha visto crescere le vendite addirittura del 49% nell'anno in corso, piazzandosi davanti al Brunello di Montalcino toscano e al Barolo piemontese (rispettivamente con + 47% e +43%).

In occasione della prima mostra dei grappoli d’Italia provenienti dalle diverse regioni, che sono stati messi in mostra nell’esclusivo salone che ha evidenziato l'enorme biodiversità e qualità delle produzioni nazionali, è stata quindi presentata questa top ten che evidenzia risultati a sorpresa, che delineano un cambiamento molto profondo nelle abitudini di consumo degli appassionati di vino in Italia con la pandemia. Si premiano infatti le produzioni legate al territorio e non ci sono prodotti esteri nelle prime dieci posizioni.

Dietro alle tre sul podio ci sono infatti il Sagrantino di Montefalco dell’Umbria (+42%), il Valpolicella veneto (+31%), il Nebbiolo piemontese (+31%), il Valpolicella Ripasso del Veneto (+31%), la Ribolla del Friuli Venezia Giulia (+30%), la Passerina marchigiana (+20%) e il Grillo di Sicilia (+20%). Il tutto per una crescita complessiva del valore in vendite di vino nella grande distribuzione del 9,7% nei primi nove mesi dell'anno in corso, dato trainato dal +27,1% rispetto al 2020 del comparto spumanti, un vero e proprio balzo che conferma l'altissima qualità diffusa nel nostro territorio e che alimenta una tradizione antichissima.

Ettore Prandini
, Presidente della Coldiretti, ha commentato: "Il futuro dell’agricoltura italiana ed europea dipende dalla capacità di promuovere e tutelare le unicità territoriali che sono state la chiave del successo nel settore del vino dove hanno trovato la massima esaltazione biodiversità è un patrimonio del Made in Italy che va valorizzato e difeso anche a livello internazionale".
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