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Mentre gli Usa minacciano gli alleati, la Cina stringe la morsa su Taiwan

- di: Jole Rosati
 
Mentre gli Usa minacciano gli alleati, la Cina stringe la morsa su Taiwan

Mentre Washington concentra le sue pressioni sugli alleati europei e asiatici, Pechino accelera la sua strategia aggressiva nello Stretto di Taiwan. Nell’arco delle ultime 24 ore, l’Esercito Popolare di Liberazione (PLA) ha inviato 41 aerei e 9 navi militari intorno all’isola, con 28 jet che hanno attraversato la linea mediana dello Stretto, segnando l’incursione più massiccia. Taipei ha reagito schierando la sua aviazione, unità navali e attivando i sistemi missilistici di difesa.

Cina all’attacco, Usa distratti altrove
La strategia cinese si inserisce in un contesto internazionale in cui gli Stati Uniti, anziché rafforzare la loro presenza nel Pacifico, sembrano concentrati su altre aree di crisi, minacciando di sanzioni gli alleati europei che non rispettano le linee di Washington sulla Cina e sulla guerra in Ucraina. Questo scenario ha creato un vuoto strategico che Pechino sta sfruttando con un’escalation di incursioni militari su Taiwan.

Il transito canadese nello Stretto accende la miccia
Nel frattempo, il passaggio della nave da guerra canadese HMCS Ottawa attraverso lo Stretto di Taiwan ha inasprito le tensioni. Il Ministero della Difesa cinese ha dichiarato che il PLA ha seguito e monitorato la nave, definendo l’azione di Ottawa una “provocazione deliberata” e una minaccia alla stabilità regionale. Taiwan, invece, ha accolto con favore la presenza canadese come segnale di sostegno alla libertà di navigazione.

Washington cambia linea su Taiwan
Sul piano diplomatico, gli Stati Uniti hanno rimosso dal sito del Dipartimento di Stato il riferimento alla loro storica posizione di non supportare l’indipendenza di Taiwan, un cambio di rotta che ha fatto infuriare Pechino. Il Ministro degli Esteri cinese ha avvertito che questa modifica “mina la stabilità regionale e infrange gli impegni presi con la politica di una sola Cina".

Taipei: “Il futuro dell’isola lo decidiamo noi”

Il presidente taiwanese Lai Ching-te ha ribadito la volontà dell’isola di difendersi e di rafforzare la propria democrazia.Il futuro di Taiwan sarà deciso solo dai taiwanesi, non da Pechino”, ha dichiarato Lai, esortando gli alleati a mantenere alta l’attenzione sulla sicurezza dello Stretto.
Con gli Stati Uniti sempre più concentrati su altri fronti e la Cina che alza la pressione militare, la crisi di Taiwan entra in una fase delicata, con conseguenze potenzialmente esplosive per l’assetto geopolitico globale.

(Nella foto il presidente cinese Xi Jinping)


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