Ambiente: la Cina non ferma i progetti per nuove centrali a carbone

- di: Redazione
 
Mentre il pianeta assiste, impotente, a mutamenti climatici che sono causa di eventi naturali catastrofici, in Cina si continua a pensare di utilizzare il carbone - di enorme impatto inquinante - come energia per le centrali elettriche. Le province cinesi stanno, infatti, ancora pianificando di avviare più di 100 gigawatt (GW) di nuova capacità elettrica a carbone. La denuncia è del gruppo ambientalista Greenpeace, che ha anche ricordato che l'opzione carbone viene perseguita nonostante un calo delle nuove approvazioni nella prima metà del 2021.

Secondo Greenpeace, le agenzie di pianificazione locali hanno approvato 24 nuove centrali elettriche a carbone con una capacità totale di 5,2 GW nei primi sei mesi del 2021. Il numero è comunque sceso di quasi l'80% rispetto all'anno precedente, quando i nuovi progetti erano aumentati per aiutare la ripresa della Cina dopo la crisi pandemica, ma mette la capacità totale pianificata nei progetti provinciali cinesi a 104,8 GW. Una capacità energetica, chiosa l'associazione ambientalista, tale da alimentare l'intero Regno Unito.

All'inizio di questo mese, un comitato climatico delle Nazioni Unite ha affermato che il riscaldamento globale è pericolosamente vicino ad andare fuori controllo, sollecitando un'azione immediata, rapida e su larga scala per ridurre le emissioni.
La Cina, il più grande consumatore di energia al mondo e fonte di gas serra per il riscaldamento del clima, ha affermato che mira a portare le emissioni di carbonio a zero entro il 2060.
Tuttavia, non inizierà a ridurre il consumo di carbone fino al 2026. Fino ad allora, il governo centrale si è impegnato a "controllare" il numero di nuovi progetti di carbone che entreranno in funzione.

Ma, commentano gli attivisti ambientalisti cinesi, controllare non significa necessariamente non approvare nuove centrali a carbone. È la dinamica tra il governo centrale e quello locale al centro dei timori degli ambientalisti, che chiedono a Pechino di vigilare strettamente e attuare politiche specifiche per controllare l'espansione della capacità di energia dal carbone.

Il totale di 104,8 GW comprende gli impianti approvati ed entrati in costruzione e quelli ancora in fase di progettazione. Resta incerto quanti saranno completati.
Le province con i progetti più pianificati sono Shaanxi, Guangdong, Gansu e Guizhou. Le province di Shandong, Fujian e Zhejiang, tutte sulla costa orientale della Cina, non hanno centrali a carbone nei loro progetti.
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