Cibus, il ministro Patuanelli: "L'agroalimentare italiano guarda al 2022 con ottimismo"

- di: Daniele Minuti
 
È ufficialmente iniziata la 21esima edizione di Cibus, il Salone internazionale dell'alimentazione tenuto a Parma. E per l'occasione, sono arrivate le dichiarazioni del Ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli.

Cibus: le parole del Ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli

Durante il convegno di apertura dell'evento (alla presenza di Renzo Sartori, Presidente Number 1 e Associazione NEXT, Ambrogio Invernizzi, Presidente Inalpi, Michele Andriani, Ad di Andriani Pasta Felicia, Antonio Auricchio, Presidente AFIDOP e Manlio Di Stefano, Sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale) il Ministro ha parlato positivamente del futuro del settore agroalimentare italiano: "Cibus rappresenta un momento dove la filiera agroalimentare si mette in mostra e guarda con sufficiente ottimismo a questo 2022. C'è la voglia di tornare ad esserci e mostrare l'agroalimentare italiano al mondo, è il traino dell'export dell'Italia e continua a esserlo: oltre al record dello scorso anno con 52 miliardi di export, anche i primi mesi dell'anno non stanno segnando il passo. Ovviamente le difficoltà ci sono, anche dovute al conflitto ucraino e in termini di aumento dei costi e soprattutto dell'energia. Il governo sta facendo tutto quello che deve fare sulla parte interna per sostenere tutti i settori produttivi ed è importante che ora - la Ue non retroceda da quella volontà di stare assieme e di agire comune che ha caratterizzato il modo in cui abbiamo affrontato la pandemia".

Patuanelli ha poi risposto a una domanda riguardante la questione del Nutriscore, in occasione dell'Assemblea nazionale di Federalimentare: "Il nuovo parere dell'Efsa, conferma la validità della posizione italiana e del Nutrinform, chiarendo l'importanza della dieta complessiva, delle porzioni e dei valori di riferimento giornalieri per i nutrienti. Il 2022 sarà un anno che ci vedrà molto impegnati a livello europeo per la contemporanea revisione della normativa in materia di etichettatura degli alimenti e del vino e del sistema delle Indicazioni Geografiche. L'Italia propone, in alternativa al Nutriscore, come è noto, l'adozione del Nutrinform Battery. Ci siamo battuti fortemente contro quel sistema di etichettatura e la prossima presidenza è quella di un Paese che ha sottoscritto con noi e altri 5 Paesi la prima lettera di contrarietà al Nutriscore, cioè la Repubblica Ceca; siamo riusciti nell'opera di convincimento della Spagna che ancora ha qualche problema interno ma che risolverà, e in Francia, dove è nato quell'algoritmo assurdo, il dibattito è molto molto forte grazie anche alle associazioni di categoria del nostro Paese. Sul Nutriscore non ci può essere nessuna forma di compromesso. Il sistema, ha voluto sottolineare non ha nulla a che fare con la salute, non ha nulla a che fare con la necessità di informazioni che oggi il consumatore sente di poter e volere chiedere a chi produce".
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