È una fotografia di fine anno: volumi sottili, qualche mercato chiuso per festività, ma Tokyo trova l’energia per aggiornare i massimi e trascina il tono della regione. Sullo sfondo, valute caute e materie prime protagoniste.
Chiusure delle Borse asiatiche: quadro completo
La giornata in Asia si è chiusa con un tono complessivamente positivo, pur in presenza di scambi ridotti tipici del periodo di fine anno. Il Giappone ha guidato il movimento, mentre il resto della regione ha mostrato un andamento più selettivo.
Tokyo – Nikkei 225 (chiusura): +0,13% a 50.407,79.
Tokyo – TOPIX (chiusura): nuovo massimo storico, in rialzo di circa lo 0,5%.
Seul – KOSPI (chiusura): 4.130,37, con progresso sostenuto dai titoli tecnologici.
Cina continentale (chiusura): andamento misto. Shanghai Composite in lieve calo, CSI 300 in moderato rialzo grazie ai titoli a maggiore capitalizzazione.
Taipei – TAIEX (chiusura): 28.443,48, seduta positiva.
Singapore – Straits Times Index (chiusura): 4.636,13, mercato sostanzialmente stabile.
Mumbai – Nifty 50 (chiusura): -0,25% a 26.077,85.
Mumbai – Sensex (chiusura): -0,26% a 85.186,61.
Diverse piazze sono rimaste chiuse per festività, tra cui Hong Kong, Australia, Nuova Zelanda e Indonesia, contribuendo a mantenere i volumi complessivi contenuti.
Giappone sotto i riflettori: inflazione e crescita a due velocità
Il record del TOPIX riflette l’attenzione degli investitori per i dati macroeconomici giapponesi. L’inflazione dell’area di Tokyo mostra segnali di raffreddamento rispetto al mese precedente, ma resta su livelli elevati, mentre l’economia reale evidenzia una dinamica disomogenea.
La produzione industriale ha registrato un arretramento, soprattutto nei comparti manifatturieri tradizionali, mentre le vendite al dettaglio hanno continuato a crescere, segnalando una buona tenuta dei consumi interni.
Valute: movimenti contenuti, attenzione su yen e rupia
Il mercato dei cambi si è mosso in modo prudente. Il dollaro ha mantenuto un profilo debole, mentre lo yen resta osservato speciale per le implicazioni di politica monetaria.
USD/JPY: area 156.
EUR/USD: area 1,18.
USD/INR: rupia stabile poco sotto quota 90 per dollaro.
Materie prime: oro e argento protagonisti
I metalli preziosi hanno dominato la scena. Oro e argento hanno aggiornato i massimi storici, favoriti dalla domanda di beni rifugio e dalla ridotta liquidità di fine anno.
Oro: sopra 4.500 dollari l’oncia.
Argento: in area 75 dollari l’oncia.
Più cauti i movimenti sul fronte energetico.
Petrolio Brent: area 62 dollari al barile.
WTI: poco sopra 58 dollari.
Gas europeo TTF: intorno a 28 euro/MWh.
Futures e sguardo all’Europa
Nonostante le festività su molte piazze europee, i futures forniscono indicazioni utili per l’avvio delle prossime sedute.
Future Euro Stoxx 50: area 5.770.
Future DAX: area 24.500.
Il segnale che arriva dall’Asia è di un mercato ancora costruttivo, sostenuto dai titoli tecnologici e da un contesto di liquidità che, pur ridotta, continua a favorire il rischio.