Comunità Energetiche Rinnovabili, il via libera dalla UE. AD Energy, Tinazzi: “Opportunità di valore a livello europeo”

- di: Barbara Bizzarri
 

La spinta della Commissione Europea al decreto italiano sulle Comunità Energetiche Rinnovabili è destinato a “cambiare profondamente il rapporto tra cittadini ed energia”. Lo ha affermato recentemente il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, commentando la misura che prevede incentivi per 5,7 miliardi, dei quali 2,2 finanziati con il PNRR. Con il nulla osta alle CER si dà il via, ha sottolineato Pichetto, ad una “nuova fase storica in cui ciascuno potrà pensare di contribuire alla produzione di energia rinnovabile e godere dei benefici economici derivanti dall’autoconsumo”.

Comunità Energetiche Rinnovabili, il via libera dalla UE

Davide Tinazzi, Ad di Energy S.p.A., società italiana leader nei sistemi di accumulo per l'energia da fonte rinnovabile per uso residenziale e per applicazioni commerciali e industriali, aveva già espresso in passato il valore dell’opportunità derivante dalle Comunità Energetiche, tanto che la società si era già attivata sia a livello di sperimentazione sia preparando il proprio business e l’organizzazione interna per cogliere il momentum creato dalla misura. A luglio 2023 Energy S.p.A. aveva annunciato l’acquisizione di una società specializzata nello sviluppo di applicazioni software in ambito Internet of Things: EnergyInCloud, è attualmente già posizionata per essere a servizio delle Comunità Energetiche Rinnovabili: “Abbiamo creduto nelle Comunità Energetiche Rinnovabili quando ancora non si chiamavano così - ribadisce Tinazzi -. Siamo da sempre supporter della transizione alle energie rinnovabili e vogliamo facilitare, grazie ai nostri sistemi, l’autoconsumo al fine di aumentare l’efficienza energetica di imprese e famiglie. Un approccio “Open Energy” che, visti i continui sbalzi del costo dell’energia e delle fonti fossili, sarà sempre più necessario in futuro, anche per combattere le diseguaglianze economiche”. 

In Italia sono già attivi diversi progetti pilota: uno dei principali si è svolto a Berchidda, in provincia di Sassari, dove la sperimentazione ha interessato i sistemi energetici locali innovativi coordinati all’interno di una Comunità di Energia Rinnovabile. Nel dettaglio, per supportare il funzionamento del sistema fotovoltaico, sono stati installati piccoli Energy Storage Systems agli ioni di litio (3 kW/10 kWh). La sperimentazione ha evidenziato come i sistemi di accumulo di energia compensano le fluttuazioni di potenza causate dalla variabilità della produzione di energie rinnovabili e recuperano, accumulandola, l'energia che non può essere utilizzata istantaneamente. L’obiettivo è massimizzare l'autoconsumo e ridurre al minimo l'energia acquistata dalla rete tradizionale.

Le iniziative europee relative alle Comunità Energetiche mirano, infatti, a rafforzare il ruolo degli autoconsumatori di energie rinnovabili e delle comunità di energia rinnovabile. Consentire alle comunità di energia rinnovabile di produrre, consumare, immagazzinare e vendere energia rinnovabile aiuterà anche a promuovere l’efficienza energetica nelle famiglie, a sostenere l’uso di energia rinnovabile e allo stesso tempo a contribuire a combattere la povertà attraverso la riduzione del consumo energetico e delle tariffe di fornitura più basse.

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