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Polizze contro i disastri, slitta l’obbligo. Ecco cosa cambia

- di: Jole Rosati
 
Polizze contro i disastri, slitta l’obbligo. Ecco cosa cambia
La Camera approva la proroga: nuove scadenze al 2025, ma le polemiche non si fermano.

Un decreto tra proroghe e polemiche
La Camera dei Deputati ha approvato con 128 voti favorevoli e 79 astenuti il decreto-legge n. 39/2025, che introduce l’obbligo per le imprese di stipulare polizze assicurative contro i rischi catastrofali. Il provvedimento, ora al vaglio del Senato, prevede proroghe per le piccole e medie imprese: fino al 1° ottobre 2025 per le medie e al 31 dicembre 2025 per le piccole e micro imprese.

Le modifiche introdotte

Durante l’esame parlamentare, sono stati approvati emendamenti significativi. Tra questi, la definizione dei criteri per determinare il valore dei beni da assicurare, basati sul valore di ricostruzione a nuovo per gli immobili e sul costo di rimpiazzo per i beni mobili . Inoltre, è stato stabilito che, in caso di immobili in locazione, l’indennizzo spetti al proprietario, che dovrà utilizzarlo per il ripristino del bene; se ciò non avviene, l’imprenditore potrà ricevere fino al 40% dell’indennizzo come compensazione per il lucro cessante.

Le critiche delle opposizioni
Nonostante le proroghe, le opposizioni hanno espresso forti critiche. Emma Pavanelli del Movimento 5 Stelle ha denunciato l’obbligo come una "tassa occulta" che grava sulle imprese, soprattutto quelle del Centro Italia ancora alle prese con la ricostruzione post-sisma del 2016.

Le preoccupazioni delle imprese
Anche Confindustria ha manifestato preoccupazioni. Emanuele Orsini (foto), presidente dell’associazione, ha sottolineato che l’obbligo potrebbe rappresentare un onere significativo per le imprese, soprattutto in assenza di un’adeguata mappatura dei rischi e di un mercato assicurativo pronto a offrire coperture a costi sostenibili.

Ora la parola al Senato 
Il decreto passa ora al Senato per la seconda lettura, con l’obiettivo di completare l’iter legislativo entro il 30 maggio 2025. Nel frattempo, il dibattito continua, con le imprese e le opposizioni che chiedono ulteriori chiarimenti e modifiche per garantire equità e sostenibilità nell’applicazione dell’obbligo assicurativo.

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