California in fiamme: caos politico, danni miliardari e solidarietà globale
- di: Marta Giannoni
Gli incendi che stanno devastando la California rappresentano una delle emergenze più gravi nella storia recente dello Stato. Con almeno 11 morti, oltre 10.000 edifici distrutti e danni stimati in 150 miliardi di dollari, la gestione della crisi ha acceso polemiche politiche e mobilitato aiuti da tutto il mondo. Il governatore Gavin Newsom ha ordinato un’indagine approfondita per chiarire le cause della carenza idrica che ha compromesso i primi interventi dei vigili del fuoco.
“Abbiamo bisogno di risposte sul perché questo sia accaduto”, ha scritto Newsom in una lettera aperta. La responsabile dei vigili del fuoco, Kristin Crowley, ha denunciato: “Mancano sempre personale, risorse e fondi”, sottolineando come la carenza idrica abbia aggravato la situazione nelle prime, cruciali ore degli incendi.
Politica sotto accusa: la sindaca Karen Bass nel mirino
La sindaca di Los Angeles, Karen Bass, è al centro di una tempesta politica. Una petizione lanciata su Change.org, che ha raccolto decine di migliaia di firme, ne chiede le dimissioni e un’indagine sulla gestione delle risorse. La sindaca è stata criticata anche per essere stata fuori dal paese al momento dello scoppio degli incendi, trovandosi in Ghana con una delegazione ufficiale.
Kristin Crowley, capo dei vigili del fuoco di Los Angeles, ha dichiarato: “Ci sono enormi buchi nella capacità dei pompieri di affrontare i roghi sul terreno. Servono più fondi per garantire la sicurezza della comunità”. Le tensioni tra Bass e Crowley si sono acuite, con molti cittadini che ora chiedono trasparenza e responsabilità.
Celebrità in azione: solidarietà e impegni milionari
Tra i residenti evacuati spiccano nomi illustri come LeBron James e Paris Hilton. Quest’ultima, dopo aver perso la sua villa nelle fiamme, ha creato un fondo per raccogliere donazioni: “Raddoppierò ogni contributo ricevuto”, ha annunciato. Jamie Lee Curtis, la cui casa a Pacific Palisades è ancora intatta, ha donato un milione di dollari, mentre Disney e Paramount hanno contribuito rispettivamente con 15 milioni e un milione di dollari ai soccorsi.
Sharon Stone e Halle Berry hanno donato abiti e beni di prima necessità, utilizzando il loro seguito sui social per sensibilizzare l’opinione pubblica. Coop, una boutique sul Beverly Boulevard, si è offerta come centro di raccolta, ma ha dovuto chiudere per l’eccesso di donazioni arrivate.
Dolore personale: Jennifer Garner condivide la sua perdita
L’attrice Jennifer Garner, residente a Brentwood, ha raccontato di aver perso un amico negli incendi. “Non ne posso parlare, è troppo doloroso”, ha dichiarato alla NBC mentre serviva pasti agli sfollati con il team dello chef José Andrés. La sua testimonianza ha toccato profondamente l’opinione pubblica, portando attenzione sulla tragedia umana dietro i numeri.
La comunità internazionale risponde
Il sostegno alle vittime arriva anche dall’estero. Papa Francesco ha inviato un messaggio di vicinanza alle comunità colpite tramite un telegramma del cardinale Pietro Parolin, mentre diversi paesi hanno offerto squadre di supporto per combattere i roghi. “Siamo vicini a chi ha perso tutto”, ha detto l’arcivescovo di Los Angeles, José Gómez.
Un barlume di speranza: il Museo dell’Academy riapre
Mentre i venti si placano temporaneamente, una notizia positiva arriva dal Miracle Mile: il Museo dell’Academy ha riaperto, riprendendo proiezioni e attività. “La sicurezza del pubblico e del nostro staff è la nostra priorità”, si legge in un comunicato. Questo gesto rappresenta un segnale di resilienza per una città che lotta per risollevarsi.
Con gli incendi ancora attivi e una lunga strada per la ricostruzione, il futuro della California dipenderà dalle decisioni politiche e dal supporto della comunità globale. La domanda principale resta: si poteva fare di più per prevenire questa catastrofe?