Borsa: dopo l'arretramento di Wall Street, calano i mercati asiatici e australi

- di: Redazione
 
La possibilità che la Federal Reserve decida ulteriori e più aggressivi aumenti dei tassi di interesse e che la Casa Bianca inasprisca le sanzioni nei confronti della Russia hanno depresso ieri sera Wall Street e la Borsa in Asia, oggi, ne hanno risentito, con Shanghai, Tokyo, Hong Kong e Sydney andate in terreno negativo.

Borsa: Wall Street frena, calano anche mercati in Asia

L'indice S&P 500 di Wall Street è sceso dell'1,3% dopo che, da parte della Fed, è stata sottolineata l'importanza di tenere a freno l'inflazione e quindi la possibilità che si ricorra a nuovi aumenti dei tassi, dopo quello deciso a marzo, il primo negli ultimi quattro anni. Non viene escluso nemmeno che, nella riunione che terrà a maggio, la Federal Reserve possa decidere di ridurre le partecipazioni obbligazionarie "a un ritmo rapido".

Lo Shanghai Composite Index ha perso lo 0,5% a 3.267,83 e il Nikkei 225 di Tokyo è sceso dell'1,9% a 27.262,05. L'Hang Seng di Hong Kong è arretrato dell'1,7% a 22.128,08. Il Kospi di Seul è sceso dello 0,9% a 2.734,72 e l'S&P-ASX 200 di Sydney ha perso lo 0,7% a 7.478,80. Anche i mercati della Nuova Zelanda e del sud-est asiatico sono diminuiti.

A Wall Street, l'S&P 500 è sceso a 4.525,12 per la prima perdita in tre giorni. Il Dow Jones Industrial Average è sceso dello 0,8% a 34.641,18, il composito Nasdaq ha perso il 2,3%, attestandosi a 4.525,12. Il petrolio statunitense di riferimento ha perso 15 centesimi a 101,81 dollari al barile nel commercio elettronico sul New York Mercantile Exchange. Il greggio Brent, la base dei prezzi per il commercio internazionale di petrolio, a Londra ha aggiunto 10 cent a 106,74 dollari al barile.
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