Dalle big a Francoforte al rally di Stoccolma, una giornata frizzante con l’occhio fisso su Wall Street.
Mercati europei in rialzo, ma non mancano i segnali di cautela
Le Borse europee hanno chiuso la seduta di mercoledì 2 luglio in terreno positivo, ma il clima resta tutt’altro che rilassato. Il CAC 40 di Parigi ha guidato i rialzi con un netto +0,99%, seguito a ruota dall’OMXS30 di Stoccolma che ha guadagnato l’1,26%. L’Euro Stoxx 50 ha chiuso in crescita dello 0,70%, il FTSE MIB di Milano ha segnato un solido +0,53%, mentre il DAX di Francoforte si è fermato a +0,31%.
Segni più anche a Lisbona (+0,51%), Madrid (+0,33%), Amsterdam (+0,15%) e Zurigo (+0,26%). Più deboli Vienna (+0,02%) e Bruxelles (0,09%). In controtendenza invece Londra, dove il FTSE 100 ha perso lo 0,18%, appesantito da una nuova fiammata inflattiva sui beni importati.
L’umore dei mercati è stato sostenuto dai dati sull’inflazione dell’Eurozona, che a giugno ha rallentato al 2% su base annua, in linea con il target BCE. A dare una spinta in più, anche l’ottimismo sulle prossime mosse della banca centrale: secondo indiscrezioni, Francoforte starebbe valutando un secondo taglio dei tassi già a settembre.
Valute, gas, petrolio e oro: il grande gioco delle materie prime
Sul mercato valutario, l’euro ha perso terreno contro il dollaro, scendendo sotto quota 1,18. Il cambio si è attestato in chiusura europea attorno a 1,1755, penalizzato dalle aspettative che la Fed mantenga un atteggiamento più cauto nei tagli rispetto alla BCE.
Sul fronte energetico, il gas naturale europeo ha segnato un lieve calo, con il TTF di Amsterdam sceso dell’1% circa, attestandosi intorno ai 33 euro al megawattora. Il petrolio ha registrato una seduta in leggero rialzo: il Brent si è mosso sopra i 67 dollari al barile, mentre il WTI è rimasto appena sotto i 66 dollari, sostenuto dalla prospettiva di ulteriori tagli alla produzione da parte dell’OPEC+ e da un dollaro più debole.
L’oro, dopo una corsa poderosa nei mesi scorsi, si è stabilizzato intorno ai 3.334 dollari l’oncia, in attesa dei dati sul mercato del lavoro americano di giovedì.
Spread in lieve calo, occhi su BTP e Bund
La giornata ha visto anche un lieve restringimento dello spread tra BTP e Bund tedeschi, sceso a circa 150 punti base. I rendimenti dei decennali italiani sono rimasti stabili sotto il 4%, in un contesto di scambi moderati ma favorevoli ai titoli del debito sovrano periferico.
Wall Street parte in rialzo: riflettori sui dati americani
Quando a Milano erano le 17:40, Wall Street viaggiava in rialzo su tutti i principali indici. Il Nasdaq guadagnava oltre mezzo punto percentuale, spinto dai titoli tecnologici, mentre S&P 500 e Dow Jones segnavano rispettivamente +0,2% e +0,1%.
Gli investitori attendono con ansia i dati sul mercato del lavoro USA in uscita domani: se l’occupazione dovesse mostrare segnali di raffreddamento, aumenterebbero le probabilità di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve già a settembre.
Milano: rally dei titoli di lusso, giù l’energia
A Piazza Affari, i riflettori sono stati puntati sui titoli del lusso: Moncler ha guadagnato il 2,1%, seguita da Ferrari con un +1,8%, in scia ai dati positivi sulle vendite in Asia. Bene anche STMicroelectronics e FinecoBank, entrambe sopra l’1%.
In difficoltà invece i titoli dell’energia: ENI ha perso lo 0,7%, Saipem lo 0,5%, frenati da un mercato del greggio privo di spunti e da prese di profitto.
Mid e small cap: exploit per Safilo e Banca Ifis
Nel segmento Mid Cap, da segnalare la performance di Safilo, salita del 3,4% dopo la pubblicazione di dati particolarmente positivi sulle vendite negli Stati Uniti. Bene anche Franchi Umberto Miani (+2,9%).
In rosso Sogefi, che ha lasciato sul terreno l’1,2%, risentendo delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina nel settore automotive.
Tra le Small Cap brilla Banca Ifis, in rally del 4,8% dopo la chiusura di un contenzioso fiscale con esito favorevole. Male invece BioVaxys, che ha perso il 2,3% a causa di incertezze su uno studio clinico strategico.
I commenti: BCE più morbida, ma “serve cautela”
“Il rallentamento dell’inflazione è una buona notizia, ma non dobbiamo cantar vittoria troppo presto”, ha dichiarato da Parigi François Villeroy de Galhau. “La volatilità dei mercati energetici resta un rischio, anche se l’inflazione core continua a scendere gradualmente”.
Da Washington, Jerome Powell ha legato le prossime mosse della Fed all’evoluzione del mercato del lavoro: “Se l’economia americana continuerà a raffreddarsi, prenderemo in considerazione un adeguamento dei tassi”, ha detto in audizione al Congresso il 1° luglio.
In sintesi
Le Borse europee confermano il trend positivo, sostenute da un’inflazione sotto controllo e da aspettative più accomodanti sulle banche centrali. Tuttavia, le incertezze internazionali, i segnali contrastanti dalla Cina e la volatilità energetica mantengono alta la tensione.
I titoli del lusso guidano i rialzi, mentre l’energia arranca. Wall Street parte bene, ma il vero banco di prova sarà il dato sull’occupazione USA di domani: da lì passeranno le prossime scelte di Powell e, probabilmente, anche l’umore dei mercati mondiali.