• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Mercati asiatici contrastati tra tensioni commerciali e attesa per l’inflazione USA

- di: Matteo Borrelli
 
Mercati asiatici contrastati tra tensioni commerciali e attesa per l’inflazione USA
Le borse asiatiche hanno mostrato andamenti divergenti nella seduta odierna, influenzate dalle crescenti tensioni commerciali tra Stati Uniti e Canada e dall’attesa per i dati sull’inflazione statunitense. 

Tokyo in lieve calo
Il Nikkei 225 di Tokyo ha chiuso con una leggera flessione dello 0,01%, attestandosi a 36.793,11 punti. La seduta è stata caratterizzata da scambi cauti, con gli investitori preoccupati per le possibili ripercussioni economiche dei nuovi dazi annunciati dal presidente Donald Trump.

Shenzhen stabile, Hong Kong in ribasso
L’indice di Shenzhen è rimasto pressoché invariato, registrando un incremento marginale dello 0,07%. Al contrario, l’Hang Seng di Hong Kong ha subito una contrazione dello 0,61%, influenzato dalle incertezze legate alle politiche commerciali statunitensi.

Seoul in rialzo, Mumbai e Sydney in calo
A Seoul, il KOSPI ha guadagnato l’1,51%, trainato dalla performance positiva dei produttori di chip. In India, l’indice BSE Sensex di Mumbai ha registrato una diminuzione dello 0,58%, mentre l’S&P/ASX 200 di Sydney ha chiuso in calo dell’1,24%, risentendo delle preoccupazioni per le tensioni commerciali globali. 

Valute stabili
Sul fronte valutario, l’euro è rimasto stabile rispetto allo yen giapponese, con una variazione minima dello 0,02%. Analogamente, l’euro ha mostrato una variazione trascurabile nei confronti del renminbi cinese e del dollaro di Hong Kong, rispettivamente dello 0% e -0,13%.

Materie prime in lieve aumento
Il petrolio ha aperto a 66,24 dollari al barile, segnando un incremento dello 0,31%. Il future sull’oro ha registrato una risalita dello 0,41%, attestandosi a 2.901 dollari l’oncia. 
 
Attesa per i dati sull’inflazione negli Stati Uniti
Gli investitori sono in attesa dei dati sull’inflazione negli Stati Uniti, che potrebbero influenzare le future decisioni di politica monetaria della Federal Reserve. Secondo le previsioni, l’indice dei prezzi al consumo (CPI) dovrebbe mostrare un incremento del 2,9% su base annua per febbraio, in leggero calo rispetto al 3% di gennaio.  

Una giornata contrastata segnata dall’attesa
Le borse asiatiche hanno vissuto una giornata contrastata, con performance variabili tra le diverse piazze finanziarie. Le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Canada e l’attesa per i dati sull’inflazione USA hanno contribuito a incrementare l’incertezza tra gli investitori, influenzando l’andamento dei mercati nella regione.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 92 record
07/12/2025
Mercati appesi alla Fed tra taglio dei tassi e rebus Hassett
Settimana cruciale per i mercati globali: atteso taglio Fed da 25bp, incognita Hassett dop...
07/12/2025
Dop economy, il nuovo piano Ue parte da Siena
L’Unione europea prepara un Action plan per le indicazioni geografiche entro il 2027. Da S...
07/12/2025
Fisco 2025: entrate record ma Irpef giù e lotta all’evasione accelera
Entrate tributarie oltre 471 miliardi nei primi 10 mesi del 2025: Iva e imposte indirette ...
07/12/2025
Trump sotto assedio sui prezzi ora accusa i “cartelli” del cibo
Donald Trump lancia una maxi-indagine su carne, semi e fertilizzanti accusando presunti “c...
07/12/2025
Mps-Mediobanca: la Consob azzera il presunto “patto occulto”
Documento Consob 15 settembre 2025: nessun patto occulto tra Mps, Delfin e Caltagirone nel...
07/12/2025
Mps-Mediobanca, le tre vie segrete del risiko bancario
Dal memo al Mef del 2022 ai colloqui con Nagel nell’estate 2024, fino alla scalata su Medi...
Trovati 92 record
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720