Borse: i mercati asiatici contrastati, con il Nikkei 225 in sofferenza
- di: Redazione
I mercati azionari dell'area Asia-Pacifico hanno avuto oggi un andamento non omogeneo, in cui ha spiccato il dato del principale indice giapponese, il Nikkei 225, che ha registrato un ''brutto'' - 2%, a 35.828, 54.
Meglio è andata per l'Hang Seng di Hong Kong, salito dell'1,4% a 17.661,70 (i mercati della Cina continentale e della Corea del Sud sono rimasti chiusi). L'S&P/ASX 200 ha guadagnato lo 0,3% a 8.143,00.
L'attenzione degli operatori è tutta concentrata sulla decisione che la Federal Reserve ufficializzerà domani sui tassi di interesse, per i quali si prevede un taglio, il primo in più di quattro anni, dopo una politica monetaria di rigore per contrastare l'inflazione.
Borse: i mercati asiatici contrastati, con il Nikkei 225 in sofferenza
Ieri il Dow è salito di 228 punti, ovvero dello 0,6%, superando il precedente massimo storico stabilito qualche settimana fa, chiudendo a 41.622,08. L'indice S&P 500è salito dello 0,1%, chiudendo a 5.633,09.
A guidare la buona giornata dei titoli americani sono stati alcuni titoli, come Oracle, con la società di software che ha guadagnato il 5,1% continuando i risultati positivi cominciati la la scorsa settimana con un rapporto sugli utili migliore del previsto. Alcoa è balzata del 6,1% dopo aver dichiarato che avrebbe venduto la sua quota di proprietà in una joint venture saudita alla Saudi Arabian Mining Co. per 950 milioni di dollari in azioni e 150 milioni di dollari in contanti.
Male i titoli tecnologici. Tra i Big Tech in maggiore sofferenza, Apple scesa del 2,8% e Nvidia, che ha perso l'1,9%.
Sul fronte delle monete, il dollaro è sceso a 140,56 yen da 140,61, con le aspettative che la Banca del Giappone continuerà ad aumentare i tassi dopo averli tenuti vicini allo zero per anni. L'euro è sceso da 1,1135 a 1,1127 dollari.
Il greggio statunitense è salito di 49 centesimi a 70,58 dollari al barile. Il Brent ha registrato un aumento di 32 centesimi a 73,07 dollari al barile.