Borsa: Milano (-0,4%) debole a meta' seduta con realizzi su banche, corre lo yen
- di: RCor
Borse europee prudenti a meta' giornata, mentre gli investitori attendono i dati sul mercato del lavoro americano, in calendario domani, per avere conferme sulla possibile fine della stretta di politica monetaria negli Stati Uniti. Scenario a cui il mercato sembra credere anche in Europa, dopo che il Pil dell'Eurozona e' sceso dello 0,1% nel terzo trimestre, mentre al contrario in Giappone appare ormai vicina la fine dei tassi negativi: l'ipotesi di una stretta da parte della BoJ gia' in dicembre ha messo le ali allo yen, protagonista del maggior rialzo intraday da tre mesi. Tornando ai listini del Vecchio Continente, che nei giorni scorsi avevano ripetutamente ritoccato i massimi, il Ftse Mib di Piazza Affari cede lo 0,36%, Francoforte scivola dello 0,19%, Parigi dello 0,09% e Londra dello 0,12%. In rialzo dello 0,05% Amsterdam. Tra i principali titoli milanesi, realizzi sulle banche con Mps giu' del 4,21%, Bper del 2,93%, Banco Bpm del 2,94% e UniCredit dell'1,47%. Resistono invece in territorio positivo Finecobank (+1,47%), A2a (+0,85%) e Terna (+0,82%). Sul mercato valutario, come detto, lo yen e' in rally: la divisa nipponica e' indicata a 156,28 per un euro (da 158,87 ieri in chiusura) e 145,09 per un dollaro (da 147,29). In base all'andamento degli swap overnight una stretta da parte della Banca centrale del Giappone nel vertice di dicembre e' considerata probabile al 45%: solo due giorni fa le chance erano ferme al 3,5%. L'euro scivola a 1,0771 dollari da 1,0787 ieri in chiusura. Tenta di recuperare terreno il petrolio dopo aver toccato i minimi da sei mesi: il future gennaio sul Wti sale dello 0,84% a 69,96 dollari al barile, mentre la consegna febbraio per il Brent segna +0,87% a 74,95 dollari. In rialzo dell'1,5% a 39,9 euro al megawattora il prezzo del gas naturale sulla piattaforma Ttf di Amsterdam.