Borsa: Europa giu' a meta' seduta in attesa di Powell, Milano tiene la parita'

Listini europei deboli nella prima seduta del mese di ottobre in attesa dell'intervento del presidente della Fed, Jerome Powell, in calendario nel pomeriggio italiano. Gli indici avevano aperto la seduta in rialzo grazie all'accordo sul bilancio Usa che ha evitato lo shutdown almeno fino al 17 novembre, ma hanno poi progressivamente annullato i guadagni mentre gli investitori si interrogano sulle prossime mosse di politica monetaria delle banche centrali. A meta' giornata il Ftse Mib di Piazza Affari resiste appena sotto la parita' e segna -0,05%. Va peggio a Francoforte (-0,19%), Parigi (-0,26%), Londra (-0,39%) e Amsterdam (-0,47%). Tra i principali titoli milanesi, Mps (+2,53%) resta al centro dell'attenzione in attesa di novita' sulla prevista privatizzazione. Bene anche Tim (+1,69%) in un settore sotto ai riflettori dopo la lettera degli amministratori delegati del comparto alla Ue per chiedere un contributo degli operatori big tech agli investimenti sulle reti. Gli acquisti premiano anche Banco Bpm (+1,54%), Iveco (+1,49%) e Bper (+0,83%). Bene Prysmian (+0,79%) grazie ai contratti da 1,1 miliardi ottenuti in Germania. Deboli invece Amplifon (-1,1%), Saipem (-1,25%) e Moncler (-1,63%). Nel resto del listino +3% per Tamburi dopo l'avvio del processo per la vendita di Alpitour. Sul mercato valutario, il dollaro consolida le posizioni di forza dopo l'accordo sul bilancio Usa: l'euro/dollaro e' indicato a 1,0539 da 1,0577 venerdi' in chiusura. Il biglietto verde avvicina quota 150 yen e vale 149,72 (da 149,53), mentre il rapporto euro/yen e' a 157,78 (da 158,02). In rialzo il prezzo del petrolio, con il future novembre sul Wti in progresso dello 0,85% a 91,56 dollari al barile, mentre la consegna dicembre sul Brent sale dello 0,91% a 93,04 dollari. In calo del 4% il prezzo del gas naturale ad Amsterdam, che si attesta a 40,2 euro al megawattora.