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Borse: male i mercati asiatici, trascinati al ribasso dai titoli immobiliari

- di: Redazione
 
Borse: male i mercati asiatici, trascinati al ribasso dai titoli immobiliari
Giornata negativa per i mercati borsistici asiatici, trascinati al ribasso dalle forti vendite che si sono registrate per il settore immobiliare e anche per quello tecnologico.
L'indice Hang Seng di Hong Kong è sceso del 2,4% a 16.238,79, mentre lo Shanghai Composite ha perso l'1,7% a 2.972,30 a causa del divampare delle preoccupazioni sulla debolezza dell'economia cinese.
L'indice di riferimento giapponese Nikkei 225 è anch'esso scivolato, lasciando l'1,4% e chiudendo a 32.775,82. Male anche l'indice S & P/ASX 200 australiano, che ha perso lo 0,9% a 7.061,60. Anche il Kospi sudcoreano ha chiuso le contrattazioni in terreno negativo, - 0,8% a 2.494,28.

Borse: male i mercati asiatici, trascinati al ribasso dai titoli immobiliari

Ieri l’indice S & P 500 ha chiuso in ribasso dello 0,5%. Il Dow Jones Industrial Average è sceso dello 0,1%, mentre il Nasdaq composite è sceso dello 0,8%.
I rendimenti dei titoli del Tesoro sono aumentati ampiamente, esercitando una certa pressione sulle azioni. Il rendimento del Tesoro a 10 anni, che influenza i tassi ipotecari, è salito al 4,25% dal 4,21% di venerdì sera.
A impattare maggiormente sul mercato sono state le brutte prestazioni delle società di servizi tecnologici e di comunicazione: Microsoft - 1,4%, Nvidia - 2,7%, Meta Platforms - 1,5%, Netflix - 2,5%.
Spotify è cresciuta del 7,5% dopo aver annunciato la sua terza tornata di licenziamenti quest’anno.

Restano intanto alte le speranze che l’inflazione stia rallentando abbastanza da convincere la Federal Reserve a interrompere la serie di aumenti dei tassi di interesse; cosa che ha spinto le azioni al rialzo nelle ultime settimane.
Gli investitori sperano anche che l’economia rimanga abbastanza forte da evitare una recessione.
Oggi l'attenzione è puntata sul rapporto di novembre sul settore dei servizi dell'Institute for Supply Management. Il settore dei servizi è una componente chiave dell’economia statunitense, riguardando la maggior parte dei posti di lavoro della nazione. Per oggi, poi, è atteso anche l'aggiornamento di ottobre, da parte dell'Amministrazione Biden, sulle opportunità di lavoro, mentre giovedì sarà reso noto il rapporto settimanale sulle richieste di sussidi di disoccupazione.

Venerdì, infine, sarà pubblicato il rapporto mensile sull'occupazione del governo per novembre. Il rapporto potrebbe confermare le previsioni degli analisti, secondo i quali il tasso di disoccupazione rimarrà stabile al 3,9%.
Nel commercio energetico, il greggio di riferimento statunitense è aumentato di 7 centesimi a 73,11 dollari al barile. Il greggio Brent, lo standard internazionale, è aumentato di 4 centesimi a 78,07 dollari al barile.
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