Bob Dylan riparte dall’America profonda: tour nei piccoli centri dopo il boom del biopic
- di: Marta Giannoni
A 83 anni il menestrello del rock non smette di stupire: mentre il film sulla sua vita rilancia la sua musica, Dylan sceglie le città meno battute per il suo nuovo tour.
Un viaggio nelle radici musicali degli Stati Uniti
Bob Dylan (nella foto durante un'esibizione e Umbria Jazz) riparte dalla provincia americana per il suo tour 2025, con una serie di concerti che toccheranno città raramente inserite nei circuiti delle grandi star. Il leggendario cantautore, che il prossimo maggio compirà 84 anni, aprirà la tournée il 25 marzo a Tulsa, in Oklahoma, per poi esibirsi a Wichita (Kansas), Mankato (Minnesota) e Green Bay (Wisconsin).
La scelta di esibirsi in località lontane dai grandi centri urbani appare come un ritorno alle origini, un’immersione nell’America più autentica. Mankato, ad esempio, con i suoi 46 mila abitanti, è nota più per il Pork Congress—una fiera dedicata all’allevamento suino—che per i grandi eventi musicali. Ma Dylan ha sempre sfidato le convenzioni, portando la sua musica dove meno ci si aspetterebbe.
Il successo del biopic e l’effetto streaming
Il tour arriva in un momento di grande rinnovato interesse per Dylan, grazie all’uscita del biopic A Complete Unknown, diretto da James Mangold e interpretato da Timothée Chalamet. Il film, che racconta il periodo cruciale della sua "svolta elettrica" nel 1965, ha ricevuto otto nomination agli Oscar e ha contribuito a far schizzare gli ascolti in streaming della sua musica.
Secondo i dati di New York Post, le riproduzioni dei brani di Dylan su Spotify sono passate da una media di 7,7 milioni a oltre 20 milioni a settimana dopo l’uscita del film. Anche artisti legati alla sua storia, come Joan Baez e Pete Seeger, hanno visto un’impennata nei numeri: Baez è passata da 216 mila a 467 mila stream al giorno (+81%), mentre Seeger ha registrato un aumento del 68%.
Chalamet, la trasformazione in Dylan
L’interpretazione di Timothée Chalamet nel film ha conquistato pubblico e critica, grazie anche all’impegno dell’attore nel replicare fedelmente il carisma e la voce di Dylan. Chalamet ha cantato dal vivo tutte le canzoni del film e, come rivelato a People (people.com), ha preso peso per assomigliare di più alla star: “Ho dovuto mettere su quasi dieci chili, ero più magro di lui” ha raccontato l’attore.
Un tour in continua evoluzione
Dal 1988 Dylan non ha mai smesso di esibirsi, con il suo Never Ending Tour che lo ha portato su oltre 3.000 palchi in tutto il mondo. Negli ultimi anni, la scaletta dei suoi concerti è stata dominata dai brani di Rough and Rowdy Ways (2020), ma di recente ha introdotto molte sorprese, tra cui classici come All Along the Watchtower e Things Have Changed, oltre a cover inaspettate di brani blues e dei Grateful Dead.
Dopo decenni di successi, il premio Nobel per la Letteratura continua a reinventarsi, confermando il suo ruolo di figura centrale nella storia della musica. Il nuovo tour sarà un’ulteriore tappa di un viaggio che, per Bob Dylan, sembra davvero non avere fine.