BNP Paribas Cardif: "Il 73% dei giovani ottimista per il futuro"

- di: Daniele Minuti
 
BNP Paribas Cardif ha condotto uno studio in collaborazione con Eumetra MR in cui sono stati ascoltati giovani dai 15 ai 30 anni per conoscere la loro visione del futuro. E i risultati mostrano un'ampia maggioranza (73%) convinta che si vivrà meglio rispetto ad adesso, oltre che in uno scenario in cui la tecnologia crescerà ma senza inglobare totalmente la società.

BNP Paribas Cardif: "Il 73% dei giovani ottimista per il futuro"

Il 2030 visto dai giovani è caratterizzato da tecnologia che rivoluzionerà il lavoro e dove lo smart working sarà alternato con la presenza (52%) se non la versione di lavoro principale (34%). La digitalizzazione potrebbe portare alla riduzione delle ore di lavoro (il 44% crede che la giornata calerà a 5 ore). Chiara anche la visione del futuro per quanto riguarda le discriminazioni di genere (per il 35% saranno superate), quelle legate all'aspetto fisico (32%) o la più specifica ipotesi di avere una donna alla presidenza della Repubblica o del Consiglio (26%).

Grande importanza viene data all'efficienza delle strutture ospedaliere, con la previsione che la tecnologia migliorerà non solo gli ospedali ma anche il mondo della sanità per la cura di nuove malattie. Capitolo scuola: il 51% crede che le materie studiate cambieranno mentre il 36% è convinto che la DAD entrerà stabilmente nelle modalità di partecipazione degli alunni.

Quali sono però le nuove minacce per il futuro? "Al primo posto" - spiega lo studio - "non potevano non esserci i rischi cyber (43%), come il furto dell’identità digitale, seguiti dai danni provocati dal malfunzionamento della guida autonoma (32%) e da nuove pandemie (27%). Immaginano, quindi, uno scenario assicurativo dove ai rischi emergenti corrisponderanno forme di protezione innovative, personalizzabili in base allo stile di vita (30%), sempre più integrate con la tecnologia (28%), digitali e attivabili in pochi secondi (24%). A cambiare sarà anche il rapporto con le compagnie, con un terzo che crede che si gestirà tutto online (33%), ma sempre con la possibilità su richiesta di incontrare un consulente direttamente a casa".


Sembra quindi inevitabile l'evoluzione in positivo della società, con le città pronte a diventare più smart e adatte alle esigenze di madri, anziani e disabili (33%) con una mobilità sempre più tecnologica e basata sull'IA (33%). La digitalizzazione porterà al passaggio verso economia cashless, con il 51% che crede in operazioni che avverranno quasi sempre senza contanti e l'e-commerce pronto a diventare la forma di commercio dominante (40%).
Infine, per il 32% degli intervistati i social attuali non esisteranno più e saranno sostituiti da altri mentre la tv on demand (per 35%) diventerà la forma di intrattenimento dominante.

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