Biologico, importazioni dall’estero a +40%. Coldiretti: "bene il via al marchio bio Made in Italy"

- di: Barbara Leone
 

Con un aumento del 40% delle importazioni di prodotti biologici extra Ue nell'ultimo anno, l'introduzione di un marchio dedicato al bio Made in Italy diventa fondamentale per proteggere le aziende agricole nazionali dalla concorrenza sleale e garantire maggiore trasparenza ai consumatori. A sostenerlo è Coldiretti Bio, che ha accolto con favore l’annuncio del sottosegretario del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Luigi D'Eramo, relativo all'avvio delle procedure per rendere operativo un contrassegno che identifichi il vero prodotto biologico italiano al 100%.

Biologico, importazioni dall’estero a +40%. Coldiretti: "bene il via al marchio bio Made in Italy"

Il Masaf ha lanciato un bando di gara per la creazione del marchio "Biologico Italiano", invitando studenti, giovani laureati e diplomati, professionisti del design e agenzie di comunicazione a presentare le loro proposte grafiche. In palio un premio di 40.000 euro, con l'idea vincente che diventerà di proprietà del Ministero, il quale definirà in seguito le condizioni d'uso del marchio per gli operatori del settore. Una iniziativa che risponde alle richieste di Coldiretti di promuovere e valorizzare la qualità e l'autenticità dei prodotti biologici italiani, rafforzandone la riconoscibilità sia sul mercato interno che internazionale. Il timore, infatti, è che il boom delle importazioni metta in pericolo il settore biologico nazionale, che conta 84.000 aziende agricole e 2,5 milioni di ettari coltivati, rendendo l’Italia un leader europeo in questo campo. Il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, ha espresso soddisfazione per l'iniziativa del Ministero, fortemente voluta dall'associazione e discussa in un recente incontro con il sottosegretario D'Eramo, che ha dimostrato grande sensibilità verso il tema. Secondo Prandini, il marchio italiano del biologico rappresenta un importante passo avanti per la valorizzazione delle eccellenze agroalimentari del nostro Paese. Anche Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Bio, sottolinea l'importanza della partecipazione al concorso per la creazione del logo. “Il logo grafico dovrà favorire il riconoscimento immediato del prodotto biologico Made in Italy. C'è una crescente richiesta da parte dei consumatori di informazioni trasparenti sulla provenienza delle materie prime agricole, per poter scegliere consapevolmente le eccellenze del biologico italiano”, ha dichiarato Gardoni.

Nel 2023, ricorda Coldiretti, le importazioni di cibo biologico extra Ue in Italia sono aumentate da 177 a 248 milioni di chili, secondo l'ultimo rapporto della Commissione Europea, mentre a livello Ue le importazioni sono diminuite del 9%. Uno squilibrio che rischia di compromettere i risultati ottenuti finora dalle aziende italiane del biologico. Ecco perché l’introduzione di questo marchio è vista come una risposta concreta, che da una parte tutela la qualità dei prodotti italiani di fronte all’aumento delle importazioni estere, e dall’altra consolida il ruolo dell’Italia come leader nella produzione biologica a livello europeo.

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