Da Bernini a Sironi, quattro mostre per il weekend

- di: Samantha De Martin
 

FOTO: Mario Sironi, Allegoria del lavoro, 1932-33, Olio su tela, Collezione Banco di Sardegna - Gruppo BPER Banca. ©Mario Sironi, by SIAE 2023

Dal Bernini pittore a un inedito Sironi, l’agenda dell’arte in questo weekend di settembre si preannuncia densa di appuntamenti. Per chi è già rientrato in città ecco quattro tappe da non perdere a spasso tra i musei.

Emilio Isgrò in mostra a Carpi

Fino al 10 dicembre Palazzo dei Pio di Carpi, nell’ambito di Festivalfilosofia 2023, ospita la mostra Emilio Isgrò – Sillogismo del cavallo, un percorso che abbraccia quarantasette opere legate al mondo della filosofia, a testimoniare l’intenso rapporto del maestro delle cancellature con questa disciplina, a partire dagli anni Sessanta.

La selezione, che segue il percorso indicato dalla grande tela iniziale Freccia bianca in campo nero, spazia dal 1966 ad oggi.

A queste opere si aggiunge la serie dedicata a Pico della Mirandola con la cancellazione di venti volumi delle Conclusiones realizzata nel 2014 ed esposta in questa occasione proprio nel Palazzo dei Pio che ha un forte legame con la famiglia del filosofo.

Curata da Chiara Gatti e Marco Bazzini e prodotta dal Comune di Carpi – Musei di Palazzo dei Pio, con il contributo di Fondazione Cassa Risparmio di Carpi e la collaborazione dell’Archivio Emilio Isgrò, la mostra prosegue con una selezione di opere legate alla filosofia greca, con testi “cancellati” di Platone, Aristotele, Archimede ed Eraclito. Qui si inserisce il Sillogismo del Cavallo, il nuovo lavoro che dà anche il titolo alla mostra e che l’artista ha realizzato per l’occasione.

A Padova American Beauty

La mostra American Beauty. Da Robert Capa a Banksy offre un ampio ritratto degli Stati Uniti, potenza globale dalle infinite contraddizioni.

Fino al 21 gennaio il Centro culturale Altinate | San Gaetano di Padova accoglie 130 opere d’arte a stelle e strisce, selezionate per tessere una narrazione che illustri le ambivalenze made in USA.  Organizzata da ARTIKA, in collaborazione con il Comune di Padova, Assessorato alla Cultura e Kr8te, la mostra intreccia l’orgoglio patriottico e la modernità culturale, senza dimenticare l’imperialismo militare e le persistenze dei fenomeni di intolleranza razziale.

Questa narrazione passa attraverso lo sguardo di decine di artisti che dagli anni Quaranta del Novecento ne hanno messo in luce punti di forza e criticità. Ad accomunare personalità come Jasper Johns, Banksy, Andy Warhol è l’utilizzo della bandiera americana come elemento iconografico di partenza per la comunicazione del proprio contenuto ideologico, trasfigurando in positivo o in negativo il ritratto degli States. Il percorso abbraccia alcune tappe fondamentali di questa nazione, da Iwo Jima a Martin Luther King, fino all’11 settembre, passando per la Pop Art e lo sbarco sulla luna, il Vietnam e la Silicon Valley.

Un Bernini privato si svela a Cellatica (Brescia)

Un insolito Bernini pittore si fa largo negli spazi della Casa Museo Fondazione Paolo e Carolina Zani, dove una mostra dossier celebra il grande genio della Roma barocca attraverso una selezione di dipinti provenienti dalla collezione privata di Fabiano Forti Bernini, erede dell’artista.

Fino al 29 ottobre il percorso Bernini privato. La forza e l’inquietudine, a cura di Massimiliano Capella, con Steven F. Ostrow e Francesco Petrucci, propone una selezione di quattro dipinti, dei 25 oggi noti e ritenuti autografi, realizzati da Bernini. Nell’atmosfera raccolta della sala dedicata alle temporary exhibitions, attorno al David, fulcro del percorso, si dipanano le tele raffiguranti San Sebastiano, Sansone e il Leone, l’Angelo allegorico e il Ritratto di Martino Martini.

A Modena un inedito Sironi

Dal 15 settembre al 4 febbraio, negli spazi della propria pinacoteca di Modena, la Galleria BPER Banca presenta la mostra Mario Sironi. Solennità e tormento, progetto che si inscrive nel calendario di appuntamenti di festivalfilosofia che, per l’edizione 2023 ha come tema la “parola”.

L’esposizione, a cura di Daniela Ferrari, è un viaggio tra una quarantina di opere del pittore sardo tra le quali si inserisce un nucleo di lavori presentati per la prima volta fuori dalla Sardegna in questo contesto, realizzati tra il 1926 e il 1958 e appartenenti a una ricca raccolta sironiana donata dalla compagna dell’artista Mimì Costa al Banco di Sardegna - Gruppo BPER Banca.

Non mancano importanti contributi provenienti da prestigiose collezioni private, dall’Associazione Mario Sironi e dall’Archivio Mario Sironi.

Dall’arte pubblica alla pittura murale, dalla pittura da cavalletto al disegno e al collage, il percorso riunisce opere rappresentative delle attività che caratterizzano l’esperienza artistica di Sironi. Particolarmente significativi sono i lavori preparatori su supporti occasionali, come il Mosè su carta di giornale del 1933. Si sa infatti che Sironi disegnava su ogni supporto a sua disposizione, dalle buste ai retri puliti delle lettere, fino ai fogli dei quotidiani.

Da non perdere il grande dipinto Allegoria del lavoro, studio preparatorio di un affresco oggi distrutto, proposto con grande successo nel 1933 alla V Triennale di Milano.

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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