Da Bei e Banca Etica 165 milioni al Sud per parità e rifugiati

- di: Barbara Bizzarri
 

Promuovere l'integrazione nel mondo del lavoro e migliori servizi per i rifugiati, facilitare l'accesso al credito a imprese guidate da donne e sostenere progetti realizzati nelle regioni di coesione: ecco gli obiettivi principali dell'accordo da 60 milioni di euro siglato da Gelsomina Vigliotti, vicepresidente della Banca europea per gli investimenti (BEI), e Anna Fasano, presidente di Banca Etica.  Si stima che l'operazione contribuirà a stimolare investimenti nell'economia reale per oltre 165 milioni di euro, creando un impatto positivo duraturo nella società.

Da Bei e Banca Etica 165 milioni al Sud per parità e rifugiati

“Questo accordo rappresenta un passo fondamentale per sostenere tre pilastri cruciali per il futuro dell’Italia e dell’Europa: la parità di genere, migliori condizioni di vita e inclusione sociale per i rifugiati, e lo sviluppo economico del Mezzogiorno,” ha dichiarato Gelsomina Vigliotti, Vicepresidente della BEI“Tramite il nostro supporto finanziario e i servizi di advisory, la BEI si impegna a sostenere l’economia reale, favorire uno sviluppo inclusivo e una società più equa e sostenibile”.

Nello specifico, l'accordo è suddiviso in tre segmenti volti a supportare altrettante priorità. Il primo prevede che almeno il 30% delle risorse messe a disposizione dalla Bei sarà destinato a sostenere piccole e medie imprese guidate da donne. Il secondo segmento prevede che almeno il 30% dei fondi verrà destinato a progetti volti a migliorare le infrastrutture e i servizi sociali per i rifugiati, nonché a supportarne l'integrazione nel mondo professionale. Il terzo e ultimo segmento prevede che almeno il 30% delle risorse sarà destinato a progetti promossi da Pmi che operano nelle Regioni di coesione, contribuendo a rafforzare il tessuto economico e sociale, creare opportunità di lavoro e ridurre le disparità regionali.

Banca Etica ha nella sua mission l’impegno a finanziare l’economia sociale sostenendo le imprese e le persone maggiormente a rischio di esclusione finanziaria, tra cui le persone rifugiate e le donne. È importante per noi essere la prima banca italiana a stipulare un accordo con la BEI per fare ancora di più in questo campo e un riconoscimento del know-how specifico che abbiamo sviluppato in 25 anni di lavoro per l’erogazione di servizi finanziari a favore di iniziative dal forte impatto sociale che più difficilmente trovano credito nel sistema finanziario mainstream,” ha detto la presidente di Banca Etica, Anna Fasano.

Inoltre, nell'ambito del programma Social Inclusive Finance Technical Assistance (SIFTA), la BEI fornirà anche servizi di assistenza tecnica gratuiti, finanziati da InvestEU Advisory Hub, che contribuiranno ad aiutare Banca Etica nell’allocazione delle risorse a favore delle PMI guidate da donne, dei servizi per i rifugiati e delle imprese operanti nelle regioni di coesione. Lanciato nel 2022, il programma SIFTA ha sostenuto circa 60 operatori di microfinanza e istituti di credito che investono in imprese a forte impatto sociale in oltre 20 paesi dell’Unione Europea, supportando la preparazione di investimenti, analisi del portafoglio e la creazione di una pipeline di operazioni.

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