Banca d'Italia: "Nuovo record del debito, che a giugno arriva a 2.696,2 miliardi di euro"

- di: Daniele Minuti
 
La Banca d'Italia, nella pubblicazione sulla Finanza pubblica, ha rilevato che per giugno è stato registrato un nuovo record del debito pubblico in Italia che è salito di circa 9,2 miliardi di euro rispetto alla cifra calcolata nel mese precedente arrivando a 2.696,2 miliardi di euro.

Il fabbisogno, che ammonta a 15 miliardi di euro, e l’effetto di scarti e premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (che nel complesso hanno accresciuto il debito per 0,9 miliardi di euro) sono riusciti a compensare adeguatamente la riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (passata da 6,8 miliardi a 84,4 miliardi di euro).

Per quanto riguarda la ripartizione per sottosettori, il debito delle amministrazioni centrali è aumentato di 9,3 miliardi di euro mentre quello relativo alle amministrazioni locali è sceso di poco meno di 0,2 miliardi. Il debito degli enti di previdenza non ha subito variazioni significative: la quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia è stata pari al 23% (in crescita rispetto ai 22,7 punti percettuali registrati nel mese precedente). La vita media residua del debito è invece rimasta stabile a 7,5 anni.

Il Codacons ha commentato i dati di Bankitalia con le parole del presidente Carlo Rienzi: "Il debito pubblico dell’Italia pesa per ben 45.499 euro a cittadino residente, neonati inclusi, e in un solo mese ha registrato una crescita pari a più 359,5 euro a famiglia. Il debito pubblico continua ad aumentare, e rappresenta una zavorra pesantissima per il Paese di cui faranno le spese le generazioni future. Una situazione insostenibile da affrontare e che peggiora di mese in mese rispetto a maggio il debito pubblico è cresciuto con un’incidenza pari a +359,5 euro per ogni singola famiglia italiana: un buco nero di cui non si vede purtroppo la fine".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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