La baguette francese diventa patrimonio dell’umanità

- di: Barbara Leone

09/12/2022

Croccante e al tempo stesso mollicosa, profumatissima, goduriosa e da portare rigorosamente sotto l’ascella. E’ la baguette, emblema per eccellenza della vita quotidiana dei francesi entrata ufficialmente nella lista del patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco. Ad annunciarlo, il 17esimo Comitato Intergovernativo riunitosi nei giorni scorsi a Rabat, in Marocco.

La baguette francese diventa patrimonio dell’umanità

“Duecentocinquanta grammi di magia lievitati con perfezione” l’ha definita Macron, acquistata ogni giorno da circa 12 milioni di persone al di là delle Alpi. Una vera e propria consacrazione internazionale per questo prodotto artigianale che “onora le tradizioni”, rendendolo “un’intangibile eredità culturale” alla stregua della tappezzeria di Aubusson, entrata nel 2009, e il fest-noz, una pratica collettiva di balli tradizionali della Bretagna, entrata invece nel 2012. Per essere candidata all’Unesco la baguette ha dovuto sbaragliare la concorrenza di altri suoi rivali connazionali, quali i famosi bistrot e i bouquinistes, i tradizionali rivenditori di libri lungo le rive della Senna.

Una vittoria resa possibile dalla lobby del pane e da un blasonato sostenitore: il presidente Emmanuel Macron, appunto. “La Francia è un Paese di eccellenza nel pane, perché la baguette è invidiata dal mondo intero. Bisogna preservarne l'eccellenza e il savoir faire ed è per questo che bisogna inserirla nel patrimonio. Non solo il nome della baguette ma i suoi ingredienti e il modo di realizzarla” aveva dichiarato in fase di candidatura Macron. Ma non è tutto. Secondo il titolare dell'Eliseo, i panettieri francesi hanno visto che i napoletani sono riusciti a far entrare la loro pizza nel patrimonio mondiale dell'Unesco e si sono detti: perché non la baguette? E hanno ragione. In quanto a modestia, insomma, i francesi non li batte proprio nessuno.

Tags: baguette, esteri, cultura

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