Pietro Giuliani, Presidente
Numeri record nel 2019. Utile netto a 370mln (+203%), reddito operativo consolidato è salito a 445 milioni.
Si tratta del miglior risultato della storia della società, che finanzierà l’importante piano di investimenti dei prossimi 5 anni
Non poteva festeggiare meglio i 15 anni dal proprio debutto in Borsa Azimut, il principale Gruppo Italiano indipendente operante (dal 1989) nel settore del risparmio gestito. Nel 2019, infatti, il Gruppo Azimut realizza il miglior utile netto consolidato della propria storia, pari a 370 milioni di euro (+203% rispetto al 2018 e +23% rispetto ai 300 milioni previsti dal business plan 2015-2019), che costituiranno risorse ulteriori per finanziare l’importante piano di investimenti dei prossimi 5 anni. Il dividendo proposto per l’esercizio 2019 è di 1 euro per azione, a cui vanno aggiunti 0,5 euro per azione già pagati lo scorso anno a fronte degli ottimi risultati in corso di formazione, per un totale di 1,50 euro. Da evidenziare che il dividendo medio annuo durante il quinquennio presenta un payout dell’84%, pari a 1,4 euro, +12% rispetto alla parte alta della forchetta indicata a piano.
Quanto a ricavi consolidati, nel 2019 sfondano quota 1 miliardo di euro, attestandosi a 1,05 miliardi, rispetto ai 748,5 milioni nel 2018 (+256,5 milioni, +34,3%).
Con questi risultati Azimut raggiunge e supera di slancio tutti i target indicati nel business plan quinquennale per la terza volta consecutiva dal 2004, dimostrando di saper prevedere e cogliere positivamente i trend di un settore in rapido cambiamento negli ultimi anni.
Va a pieno regime anche la raccolta netta media annua. Il Gruppo ha registrato infatti una raccolta netta di 5,8 miliardi di euro (+123% rispetto ai 2,5 miliardi previsti a piano), portando così il patrimonio complessivo a superare i 59 miliardi di euro (contro i 50 miliardi di piano e facendo +16% rispetto a fine 2018). Nello specifico, la raccolta netta del 2019 è stata di 4,6miliardi di euro, di cui circa la metà proveniente dal business estero che oggi rappresenta il 29% del patrimonio complessivo. La contribuzione all’Ebitda di Gruppo del business estero raggiunge nel 2019 circa 62 milioni di euro (+75% rispetto al 2018), mentre i ricavi commissionali si attestano a 150 milioni (+ 25% rispetto al 2018).
Inoltre, la Posizione finanziaria netta (Pfn) consolidata a fine dicembre 2019 risulta positiva per 72,7milioni, in miglioramento rispetto ai -74,7milioni del 30 giugno 2019 (era negativa per €31,1milioni al 31 dicembre 2018).
Numeri questi che potrebbero lanciare Azimut verso risultati rosei anche per il 2020 per il quale il Gruppo stima, in condizioni di mercato normali, un’utile netto di almeno 300milioni rispetto al range 250-300 milioni indicato durante l’Investor Day del 4 giugno 2019. Questo ulteriore target potrebbe essere raggiungibile, evidenzia il Gruppo, grazie ad una crescita su tutte le linee di business: la distribuzione in Italia, i prodotti alternativi e le attività estere.
Sul fronte degli investimenti alternativi, il progetto prosegue a pieno ritmo. Il 2019 si è caratterizzato per il lancio di prodotti alternativi dedicati agli investimenti in economia reale, che
permettono di democratizzare una ‘asset class’ riservata precedentemente solo agli investitori istituzionali. Grazie all’innovazione e dinamicità del Gruppo anche l’investitore retail, con un taglio minimo di 5mila euro, ha la possibilità di investire in prodotti quali fondi di private equity e venture capital. Anche in virtù di queste iniziative, il totale delle masse in prodotti alternativi è passato in quasi tre mesi da 0,4 a 1,2 miliardi a febbraio 2020.
Intanto Il Gruppo Azimut ha iniziato di slancio il 2020, registrando in gennaio e febbraio una raccolta netta complessiva di 934milioni. Il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato si attesta a fine febbraio a 58,2miliardi, di cui 45,1 miliardi fanno riferimento alle masse gestite.
Improntato a grande soddisfazione il commento di Pietro Giuliani, Presidente del Gruppo: “Archiviamo il 2019 con numeri di assoluto rilievo, tra i quali il miglior utile netto della storia del Gruppo e il raggiungimento di tutti gli obiettivi fissati nel piano quinquennale, così come fatto in modo consecutivo per tutti e tre i business plan presentati dal 2004. In questi cinque anni - prosegue Giuliani - abbiamo continuato a crescere dimostrando la solidità del nostro modello di business che trae forza dalla nostra indipendenza e dalla coesione e capacità di tutto il Gruppo nel far seguire sempre i fatti alle parole a beneficio dei nostri clienti e dei nostri azionisti. Prova ne è - evidenzia il Presidente - che durante il piano 2015-2019, includendo il dividendo in pagamento a maggio 2020, abbiamo distribuito una media di 1,4 euro di dividendi l’anno ai nostri azionisti, e nel 2019 i nostri clienti hanno beneficiato di una performance media ponderata netta del +8,5%. A differenza della maggior parte delle istituzioni finanziarie, avendo noi in Azimut ben chiaro dove e come investire, il Gruppo manterrà una certa flessibilità nell’utilizzo della cassa, che sarà rivolta prevalentemente ad investimenti e alla crescita futura. Il tutto continuando ad offrire una politica di remunerazione sostenibile tra dividendi e piani di buyback”.
Il Presidente Giuliani infine afferma che, “nell’attuale contesto di mercato, caratterizzato da un’ampia volatilità determinata da fattori esogeni non prevedibili, la nostra attenzione è concentrata a supportare i nostri clienti nella gestione dell’emotività e a proseguire, grazie ai risultati ottenuti che ci consentiranno di investire per continuare il nostro percorso di crescita anche in virtù della piattaforma di prodotti alternativi per l’economia reale che il Gruppo sta portando avanti in prima linea”.