Europa, il 5 marzo il piano per rilanciare l’industria automobilistica

- di: Bruno Coletta
 
L’industria automobilistica europea sta attraversando una fase critica, stretta tra la concorrenza internazionale e le sfide della transizione ecologica. In risposta, la Commissione Europea ha avviato un dialogo strategico con i principali attori del settore, annunciando la presentazione di un piano d’azione il prossimo 5 marzo.

Un dialogo per il futuro dell’automotive
La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen (nella foto), ha convocato a Bruxelles i leader dell’industria automobilistica, le parti sociali e altri stakeholder per discutere le sfide e le opportunità del settore. “L’industria automobilistica europea sta vivendo un momento cruciale e prendiamo atto delle sfide che si trova a dover affrontare. Ecco perché stiamo agendo rapidamente per fronteggiarle”, ha dichiarato von der Leyen. 

Le sfide attuali del settore
Negli ultimi anni l’industria automobilistica europea ha affrontato numerose difficoltà, tra cui la concorrenza dei produttori cinesi e statunitensi, le minacce di dazi commerciali e i costi elevati legati alla transizione verso veicoli elettrici. Inoltre, le normative europee sulle emissioni di CO₂ impongono obiettivi stringenti, con il rischio di sanzioni significative per i produttori che non riescono a rispettarli. Secondo l’Associazione Europea dei Costruttori di Automobili (ACEA), le multe potrebbero raggiungere i 15 miliardi di euro, mettendo ulteriormente sotto pressione un settore già in difficoltà. 

Verso un piano d’azione europeo
Il piano d’azione che sarà presentato il 5 marzo mira a rafforzare la competitività dell’industria automobilistica europea, affrontando temi come l’accesso a talenti e risorse, la promozione dell’innovazione tecnologica e lo sviluppo di veicoli di nuova generazione. Inoltre, si prevede l’istituzione di un quadro normativo più stabile e prevedibile per le aziende del settore. 

Le richieste dell’industria
I rappresentanti dell’industria hanno espresso la necessità di maggiore flessibilità nelle normative sulle emissioni e di incentivi per stimolare la domanda di veicoli a basse emissioni. In particolare, ACEA ha chiesto l’eliminazione delle sanzioni per il mancato rispetto degli obiettivi di CO₂, sottolineando che tali multe potrebbero compromettere la capacità di investimento delle aziende nella transizione verso la mobilità sostenibile. 

Prossimi passi

Il dialogo strategico proseguirà con ulteriori incontri, tra cui una riunione a fine febbraio dedicata ai produttori di componentistica e batterie. L’obiettivo è sviluppare una strategia condivisa che consenta all’industria automobilistica europea di affrontare con successo le sfide future e di mantenere una posizione di leadership a livello globale. 
Con l’annuncio del piano d’azione previsto per marzo, l’Unione Europea dimostra la volontà di sostenere un settore chiave per la sua economia, promuovendo al contempo la transizione verso una mobilità più sostenibile e competitiva.

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