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Assogestioni in campo: la battaglia per il controllo di Generali si fa decisiva. Gli scenari possibili

- di: Matteo Borrelli
 
Assogestioni in campo: la battaglia per il controllo di Generali si fa decisiva. Gli scenari possibili

La contesa per il futuro di Generali, uno dei pilastri del settore assicurativo italiano, sta vivendo un momento cruciale. Assogestioni, l’associazione che rappresenta i gestori del risparmio, è pronta a depositare una lista indipendente di candidati per l’assemblea del Leone, prevista il 24 aprile. La decisione, attesa entro il 29 marzo, potrebbe ribaltare gli equilibri di potere in una partita già complessa, con Mediobanca, il gruppo Caltagirone e Unicredit in prima linea.

(Foto: il presidente di Assogestioni, Giordano Lombardo)

Assogestioni: una mossa strategica

Assogestioni ha deciso di presentare una propria lista, pur non avendo ancora formalizzato i nomi dei candidati. La decisione finale è stata rimandata a una riunione prevista per lunedì o martedì prossimo, per consentire ulteriori verifiche legali e strategiche. Tra i nomi più accreditati spiccano l’economista Roberto Perotti, già membro del consiglio di Generali, e Dante Roscini, docente alla Harvard Business School. Non mancano candidati di rilievo internazionale, come Francesca Dominici, professoressa ad Harvard, e Anelise Sacks, Chief Customer Officer di Analog Devices.
La lista di Assogestioni rappresenta una minaccia per Mediobanca, principale azionista di Generali con una quota del 12,9%. La banca d’affari guidata da Andrea Sironi e dal Ceo Philippe Donnet ha già presentato una lista lunga, puntando sulla riconferma dei suoi rappresentanti. Tuttavia, l’ingresso di Assogestioni nella contesa potrebbe frammentare ulteriormente i voti, indebolendo la posizione di Mediobanca.

Unicredit: l’incognita che potrebbe decidere tutto

Unicredit, con una quota del 5% in Generali, è considerato l’ago della bilancia in questa partita. Giovedì 27 marzo, il gruppo guidato da Andrea Orcel terrà la propria assemblea. Sebbene l’ordine del giorno non includa direttamente la questione Generali, molti osservatori si aspettano che Unicredit possa rivelare le sue intenzioni. Unicredit ha il potere di influenzare l’esito della votazione”, ha dichiarato Marco Elser, esperto di finanza aziendale. “La sua posizione potrebbe essere determinante”.
Secondo fonti vicine ai negoziati, Unicredit potrebbe decidere di appoggiare la lista di Assogestioni, in segno di distacco da Mediobanca. Una mossa del genere potrebbe ribaltare gli equilibri e aprire la strada a un nuovo assetto di governance per Generali.

Caltagirone: il terzo incomodo
Il gruppo Caltagirone, guidato da Francesco Gaetano Caltagirone, è un altro attore chiave in questa contesa. Con una quota del 6,2% in Generali, Caltagirone ha già presentato una lista alternativa, puntando a conquistare sei seggi in consiglio. Se dovesse ottenere la maggioranza, il gruppo potrebbe imporre una nuova leadership, mettendo in discussione la riconferma di Philippe Donnet come Ceo.
Tuttavia, la frammentazione delle liste rappresenta un rischio concreto di ingovernabilità per Generali. “La situazione è delicata”, ha commentato un membro del Comitato di Assogestioni, che ha chiesto di rimanere anonimo. “Se le liste si dividono i voti, il consiglio potrebbe risultare frammentato, rendendo difficile prendere decisioni strategiche”.

Le dichiarazioni e le fonti

Le ultime dichiarazioni ufficiali risalgono alla riunione del Comitato di Assogestioni, durante la quale è stato discusso il parere legale sulla presentazione della lista. “Lo statuto è chiaro: non possiamo separare la decisione di presentare la lista dalla scelta dei candidati”, ha dichiarato un portavoce di Assogestioni.
Intanto, il mercato osserva con attenzione. Le azioni di Generali hanno registrato un leggero aumento nelle ultime settimane, segnale che gli investitori si aspettano sviluppi significativi. “Questa è una delle battaglie più importanti nel panorama finanziario italiano”, ha commentato Lucia Bianchi, analista di Banca Ifigest. “Il risultato avrà implicazioni non solo per Generali, ma per l’intero settore assicurativo”.

Gli scenari possibili
1. Vittoria di Mediobanca: Se la lista di Mediobanca dovesse prevalere, Philippe Donnet verrebbe riconfermato come Ceo, garantendo continuità nella gestione. Tuttavia, la presenza di Assogestioni in consiglio potrebbe creare tensioni.
2. Successo di Caltagirone: Una vittoria del gruppo Caltagirone potrebbe portare a un cambio di leadership e a una revisione della strategia aziendale.
3. Mediazione con Assogestioni: Se Assogestioni riuscisse a ottenere un seggio in consiglio, potrebbe agire come mediatore tra le diverse fazioni, cercando di garantire stabilità.

Data prevista il 29 marzo
Con il deposito della lista previsto entro il 29 marzo e l’assemblea di Generali in programma per il 24 aprile, i prossimi giorni saranno cruciali per definire il futuro del Leone. Assogestioni, Mediobanca, Caltagirone e Unicredit sono tutti chiamati a giocare le proprie carte in una partita che potrebbe ridefinire gli equilibri di potere nel gruppo assicurativo più importante d’Italia.


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