Da Francesco Vezzoli a Leandro Erlich, l’agenda del weekend

- di: Samantha De Martin
 

Vita Dulcis, Allestimento della mostra di Francesco Vezzoli a Palazzo delle Esposizioni | Foto: © Daniele Molajoli

A Palazzo delle Esposizioni reperti archeologici, molti dei quali mai esposti al pubblico, escono dai depositi del Museo Nazionale Romano per dialogare con i lavori di Francesco Vezzoli e con clip del grande cinema d’autore, da Cabiria sceneggiato da Gabriele D’Annunzio, al Satyricon di Federico Fellini.

Mentre Leandro Erlich conquista Milano con la sua prima mostra europea, al Forte di Bard trionfa la natura con gli scatti del Wildlife Photographer of the Year.

A Trieste David LaChapelle

Dal 22 aprile al 15 agosto il Salone degli Incanti di Trieste accoglie la mostra David LaChapelle-Fulmini, un percorso con oltre 90 opere realizzate dal fotografo statunitense e che ripercorrono gli ultimi cinquant’anni della sua brillante attività. L’esposizione, curata dallo Studio David LaChapelle, sotto la direzione artistica di Gianni Mercurio, è promossa dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dal Comune di Trieste, organizzata da PromoTurismoFVG, in collaborazione con Madeinart.

Fenomeni naturali, uniti alle azioni dell'uomo, del caos e del paradiso, generano una forza dirompente, in grado di cristallizzare e illuminare l’attimo. L’artista mette a nudo le sue riflessioni sull’umanità, a partire dal dramma dell’attimo, immortalato in una maestosa nave da crociera ricomposta nelle forme di un ghiacciaio, e poi in un diluvio dei giorni nostri che minaccia l’avvenire di Las Vegas o in alcune storie bibliche materializzate in visioni contemporanee.

A Milano la prima mostra europea di Leandro Erlich

Conosciuto in tutto il mondo per le sue grandi installazioni con le quali il pubblico si relaziona e interagisce, diventando esso stesso opera d’arte, l’artista argentino Leandro Erlich sbarca a Milano per la sua prima mostra in Europa.

Dal 22 aprile al 4 ottobre Palazzo Reale propone un viaggio tra case sospese, ascensori privi di direzione, scale mobili aggrovigliate, sculture spiazzanti e surreali realizzate da questo artista che invita a perdere il senso della realtà e la percezione dello spazio.

Promossa dal Comune di Milano-Cultura, prodotta e organizzata da Palazzo Reale e Arthemisia, in collaborazione con lo Studio Erlich, con la curatela di Francesco Stocchi, la mostra affronta il tema dell’architettura del quotidiano, che mira a colmare la distanza tra lo spazio del museo e l'esperienza quotidiana.

Erlich ci porta in un altrove magico, dove il possibile diventa impossibile.

Al Forte di Bard gli scatti del Wildlife Photographer of the Year

Una palla ronzante di api cactus rotola sulla sabbia calda in un ranch del Texas. È The big buzz, lo scatto della fotografa americana Karine Aigner, premiata come fotografa naturalista dell’anno in una competizione che ha registrato quasi 40.000 iscrizioni da 93 paesi.

Accanto a questo scatto vincitore dell’edizione numero 58 del Wildlife Photographer of the Year, legata al più importante riconoscimento dedicato alla fotografia naturalistica promosso dal Natural History Museum di Londra, una mostra accoglie al Forte di Bard un centinaio di fotografie premiate nelle diverse categorie. Visitabile fino al 16 luglio, l’esposizione si avvale di un nuovo e inedito allestimento che coinvolge le sale delle Cannoniere. Le foto vengono presentate per la prima volta all’interno di pannelli luminosi che le rendono ancora più emozionanti.

A Roma l’antico secondo Francesco Vezzoli

Fino al 27 agosto a Palazzo delle Esposizioni, grazie alla collaborazione tra Museo Nazionale Romano e lo Studio Vezzoli, un percorso sorprendente mette in dialogo arte contemporanea, archeologia e cinema.

Curata da Francesco Vezzoli e Stéphane Verger e prodotta dall’Azienda Speciale Palaexpo, la mostra Vita dulcis – una latinizzazione del celebre film di Federico Fellini La dolce vita – accompagna i visitatori tra i diversi linguaggi intrecciati dall’artista bresciano, in un gioco di

riferimenti e mescolanze tra la solenne cultura classica e la cultura pop.

La mostra presenta opere e reperti dell’arte classica romana in un viaggio che restituisce al visitatore la passione per questi reperti, immergendoli in un allestimento concettuale scenografico.

Dopo dieci anni, vengono ripresentate per la prima volta sei grandi opere luminose (lightbox) del 24Hours Museum, con le quali Vezzoli ha reinterpretato alcune iconiche sculture romane, trasformandole in divinità misteriose che alludono a celebri dive contemporanee. Questa “prefazione”, nella Rotonda di Palazzo delle Esposizioni, introduce il visitatore a un viaggio immersivo nell’immaginario dell’Impero Romano, vissuto attraverso la bellezza e la vitalità dei tesori che provengono dal Museo Nazionale Romano.

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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