Nel segno della luce. Gli appuntamenti con l’arte nel primo weekend di primavera

- di: Redazione
 

Joaquín Sorolla, Spiaggia di Valencia, 1904, Olio su tavola, 41 x 31.8 cm, Museo Sorolla

Donne sulla battigia di San Sebastián, con lo sguardo rivolto al mare. Barche sulla spiaggia, domate da un sole abbagliante e, su tutto, la luce abbacinante ad accendere le atmosfere inconfondibili del pittore Joaquín Sorolla.

Quale modo migliore per celebrare il primo weekend di primavera se non con le atmosfere luminose dell’artista valenciano in mostra per la prima volta a Roma?

Sempre la luce, questa volta della montagna, è al centro della mostra di punta di Brescia Photo Festival, pronto a inaugurare la sua sesta edizione nella Capitale Italiana della Cultura.

Da Milano, dove la scena è tutta di Helmut Newton, a Conversano, con Antonio Ligabue, ecco qualche suggerimento per un weekend a spasso tra i musei.

La luce della montagna illumina Brescia

L’universo iconografico della montagna passa attraverso le opere di quattro maestri della fotografia: Vittorio Sella, Martin Chambi, Ansel Adams, Axel Hütte.

Accade dal 24 marzo al 27 agosto al Museo di Santa Giulia, fulcro della sesta edizione di Brescia Photo Festival e sede della più importante esposizione mai realizzata sul mondo delle vette, dal titolo Luce della Montagna, a cura di Filippo Maggia.

Se Ansel Adams immortala la montagna nelle sue fotografie in bianco e nero di paesaggi dei parchi nazionali americani, autentici totem del Novecento, Martín Chambi, uno dei primi importanti fotografi del Sudamerica, restituisce le Ande peruviane intrise di documentazione etnografica e storica. Vittorio Sella documenta come nessun altro le esplorazioni alpinistiche, mentre con un portfolio originale in corso di realizzazione su commissione di Fondazione Brescia Musei sulle Alpi bresciane, Axel Hütte celebra la montagna ‘di casa’. La mostra rappresenta la punta di diamante della VI Edizione del Brescia Photo Festival, evento prodotto da Fondazione Brescia Musei, per la straordinaria edizione 2023 intestato al tema Capitale, e che coinvolge anche il Mo.Ca – Centro per le nuove culture.

Helmut Newton in mostra a Milano

La carriera di uno dei fotografi più amati (e discussi) di tutti i tempi attraversa le sale di Palazzo Reale.

Dal 24 marzo al 25 giugno la retrospettiva Helmut Newton. Legacy, curata da Matthias Harder e da Denis Curti, ideata in occasione del centesimo anniversario della nascita del fotografo berlinese, ripercorre attraverso 250 fotografie, riviste, video, documenti il percorso artistico di uno dei fotografi più amati e discussi di tutti i tempi. Un corpus di scatti inediti, presentati per la prima volta in Italia, svela aspetti meno noti dell’opera di Newton, con un focus specifico sui servizi di moda più anticonvenzionali, mentre pubblicazioni speciali e materiali d’archivio restituiscono il contesto che ha ispirato l’artista nato da una ricca famiglia di origine ebrea e costretto a lasciare Berlino per sfuggire alla persecuzione nazista. La vita porta Helmut Neustädter a Melbourne, dove apre un piccolo studio con il supporto della futura moglie, l’attrice June Brunell, e dove opererà sotto il nome anglicizzato di Helmut Newton, e poi a Parigi dove sviluppa intense collaborazioni con Yves Saint Laurent e Karl Lagerfeld.

Le diverse commissioni da parte di riviste internazionali lo spingono a viaggiare tra Venezia, Londra, Milano, Roma, Montréal e Tunisi, allargando le possibilità creative dei suoi servizi fotografici: in elicottero, su una spiaggia alle Hawaii, in hotel parigini.

La luce di Sorolla per la prima volta a Roma

A cento anni dalla morte di Joaquín Sorolla e a 150 anni dalla sua fondazione, la Real Academia de España en Roma celebra il pittore spagnolo con una mostra in corso fino all’11 giugno.

Joaquín Sorolla, sprazzi di luce e colore, a cura di María López Fernández e Blanca Pons-Sorolla

è l’unica tappa italiana dell’esposizione - che ha già toccato Madrid, Valencia, Bilbao, Barcellona - con una sezione appositamente ideata per l’Accademia, dal titolo Sorolla, la Real Academia de España en Roma e le origini del piccolo formato.

La mostra snocciola oltre 240 opere originali dell'artista, delle quali 205 dipinti a olio che Sorolla chiamava “macchie” o “note di colore” - tavolette che potevano essere trasportate insieme ai pennelli e ai tubi di colore in scatole costruite ad hoc, facilitando la pittura all’aria aperta - conservate nel Museo Sorolla di Madrid.

La serie di “note” dipinte in diversi luoghi d’Italia mette in evidenza i legami del pittore con il belpaese attraverso cinque soggetti rappresentati: le vedute delle città italiane, gli studi degli artisti, i viaggi e l’atmosfera dei caffè tra Roma e Parigi, i monumenti, la composizione del paesaggio.

Questo importante aspetto della produzione del pittore valenciano potrà essere osservato per la prima volta in Italia in questa mostra.

L’esposizione, a ingresso libero, si può visitare da martedì a domenica dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso alle 17.30).

Antonio Ligabue al Castello di Conversano

Un branco colorato di tigri, galli, leoni invade le sale del Castello di Conversano dove, dal 25 marzo all’8 ottobre, una mostra schiude l’universo tormentato di Antonio Ligabue.

L’artista visionario e autodidatta, capace di conquistare il pubblico con l’immediatezza e la genuinità dei suoi lavori, l’uomo che fece della sua arte il riscatto della sua stessa esistenza, è in mostra con oltre 60 opere che rivelano la straordinaria sensibilità della sua anima fragile.

Questo viaggio cronologico racconta le diverse tappe dell’opera dell’artista, dal primo periodo (1927-1939), caratterizzato da colori tenui e da scene legate alla vita agreste, alla fase più prolifica nella quale il segno diventa vigoroso e continuo, con la produzione di autoritratti, diversificati a seconda degli stati d’animo.

In mezzo si colloca il periodo (1939-1952) segnato da una rifinitura analitica di tutta la rappresentazione.

Tags: arte
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