La multa ad Apple regala all'Irlanda 13 miliardi, ecco come ha deciso di spenderli

- di: Redazione
 
La lunga battaglia legale condotta dall'Irlanda contro Apple e che aveva come materia una controversa vertenza su tasse reclamate e non pagate è finita e ora Dublino si trova davanti ad un dilemma che molti altri Paesi le invidiano: come spendere i 13 miliardi di euro che la Mela dovrà pagare.
Sul punto, il ministro delle Finanze irlandese Jack Chambers sembra avere le idee chiare, quando afferma che la recente sentenza della corte suprema europea ha fornito al Paese entrate una tantum "che hanno la capacità di essere trasformative", riconoscendo, insomma, che di cose se ne possono fare tante e importanti.

La multa ad Apple regala all'Irlanda 13 miliardi, ecco come ha deciso di spenderli

Chambers ha affermato che la futura performance economica dell’Irlanda dipenderà da come verrà data priorità al programma infrastrutturale del Paese e da come verrà attuato nel prossimo decennio, aggiungendo che è "imperativo" non utilizzare l’iniezione di liquidità "per le spese quotidiane o per restringere la base imponibile".
Quindi attingere all'importante risorsa economica per progettare e non per mettere una pezza a preesistenti sofferenze di cassa.
"Questo governo ritiene che dovremmo utilizzare queste entrate per affrontare le sfide note che ci troviamo ad affrontare nei settori dell’edilizia abitativa, dell’energia, dell’acqua e delle infrastrutture dei trasporti", ha affermato Chambers.

Tre settimane fa la Corte di giustizia europea ha emesso una sentenza contro Apple per i suoi affari fiscali in Irlanda. La decisione storica, che la corte ha dichiarato definitiva, ha affermato che Apple deve pagare all'Irlanda miliardi di euro di tasse arretrate.
La sentenza della Corte di giustizia europea è stata accolta con favore dai sostenitori della giustizia fiscale, nonché dalla responsabile uscente della concorrenza dell’Unione, Margrethe Vestager, che ha descritto la pronuncia come una "grande vittoria" per i cittadini europei.
All’epoca Apple dichiarò di essere delusa dalla decisione, mentre il governo irlandese affermò che la sua posizione era sempre stata quella di "non concedere un trattamento fiscale preferenziale a nessuna azienda o contribuente".

Il ministero delle Finanze irlandese ha previsto che quest’anno le entrate fiscali ammonteranno a 105,7 miliardi di euro, con un aumento di 13,6 miliardi di euro rispetto alla stima precedente, dovuto principalmente alle entrate fiscali delle società e alle entrate derivanti dalla sentenza della Corte di giustizia europea.
L’Irlanda, che è la sede di Apple nell’UE, ha una delle aliquote fiscali aziendali più basse nell’Unione europea a 27.

Per anni, Dublino ha sostenuto che il produttore di iPhone non avrebbe dovuto rimborsare le tasse non pagate al Paese, temendo che un irrigidimento in materia potesse suonare come un deterrente per aziende straniere desiderose di limitare il loro carico fiscale sui guadagni all’estero.
Tuttavia, la sentenza della Corte di giustizia europea del 10 settembre ha confermato la decisione della Commissione europea del 2016 , secondo cui il Paese aveva concesso al colosso tecnologico statunitense “aiuti illegittimi che l’Irlanda è tenuta a recuperare”.
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