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Anima Holding vola in Borsa: Banco BPM prepara un rilancio per l’OPA

- di: Matteo Borrelli
 
Anima Holding vola in Borsa: Banco BPM prepara un rilancio per l’OPA
Il gruppo del risparmio gestito chiude un 2024 da record, mentre Banco BPM studia una nuova offerta. UniCredit e Crédit Agricole osservano con attenzione.
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Anima Holding: un 2024 da record tra utili in crescita e nuove acquisizioni
Anima Holding ha chiuso il 2024 con risultati finanziari straordinari, confermandosi tra i leader del risparmio gestito in Italia. L’utile netto consolidato normalizzato è aumentato del 50%, raggiungendo 276,5 milioni di euro, mentre i ricavi hanno registrato un balzo del 44%, arrivando a 530 milioni di euro.
Uno degli aspetti più rilevanti è stato l’incremento del dividendo, che il consiglio di amministrazione ha portato a 0,45 euro per azione, rispetto ai 0,25 euro dell’anno precedente, segnando un aumento dell’80%. Il payout ratio è ora al 64%, il livello più alto dal 2016.
Questi numeri hanno avuto un impatto immediato sul mercato: il titolo Anima è balzato in Borsa del 3,6%, raggiungendo i 7 euro per azione, il livello più alto dal gennaio 2016. Un segnale chiaro dell’interesse degli investitori per la crescita del gruppo.
Raccolta positiva, redditività in crescita, diversificazione del business, forte generazione di capitale e grande attenzione alla remunerazione degli azionisti sono gli elementi portanti di questo 2024 per Anima”, ha dichiarato l’amministratore delegato Alessandro Melzi d’Eril, commentando i risultati finanziari.
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Gli azionisti di Anima Holding
Anima Holding è una delle principali società italiane di gestione del risparmio, con un azionariato diversificato e influente.
Ecco la struttura attuale della proprietà:
Banco BPM – Detiene circa 22% del capitale ed è il principale azionista della società.
Poste Italiane – Ha una partecipazione del 10,3% attraverso il fondo di investimento Poste Vita.
Mediobanca – Possiede circa 3% delle quote.
Investitori istituzionali – Il restante capitale è detenuto da una serie di fondi internazionali e investitori istituzionali, tra cui BlackRock e Vanguard, che hanno quote minori ma strategicamente rilevanti.

Banco BPM ha sempre avuto un ruolo chiave nella governance di Anima e ora è al centro delle dinamiche di acquisizione, dato il suo tentativo di acquisire il totale controllo della società.
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Banco BPM: il rilancio dell’OPA su Anima
Banco BPM sta valutando un rilancio dell’Offerta Pubblica di Acquisto (OPA) su Anima Holding per assicurarsi il pieno controllo della società. La banca guidata da Giuseppe Castagna aveva inizialmente proposto un prezzo di 6,20 euro per azione, ma alla luce della recente crescita di Anima, potrebbe essere costretta ad aumentare l’offerta di altri 200 milioni di euro per allinearsi al valore di mercato.
Il consiglio di amministrazione di Banco BPM si riunirà l’11 febbraio per approvare il nuovo piano industriale e potrebbe convocare un’assemblea straordinaria entro fine mese per ottenere l’autorizzazione al rilancio dell’offerta.
La partita si gioca anche sul fronte della concorrenza: UniCredit, che sta cercando di espandersi nel settore del risparmio gestito, ha recentemente manifestato interesse per Banco BPM con un’offerta pubblica di scambio da 10 miliardi di euro. Questa mossa potrebbe cambiare completamente le strategie future del gruppo.
Discutiamo con tutte le parti interessate”, ha dichiarato il CEO di Crédit Agricole, Philippe Brassac, che detiene il 9,2% di Banco BPM e potrebbe avere un ruolo chiave nel negoziato.
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Le acquisizioni strategiche di Anima
Nel corso del 2024 Anima ha rafforzato la sua posizione nel settore attraverso acquisizioni strategiche. Le operazioni più significative sono state:
Kairos Partners SGR – Ha aggiunto 5,8 miliardi di euro alle masse gestite, rafforzando la presenza nel segmento del private banking.
Castello SGR – Ha contribuito a incrementare il patrimonio gestito nel settore immobiliare.
Grazie a queste operazioni, il totale degli asset under management (AUM) di Anima è salito del 6,6%, raggiungendo 204,2 miliardi di euro.
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Il ruolo di MPS e il futuro di Anima
Un altro tassello importante nella strategia di Anima riguarda Monte dei Paschi di Siena (MPS), di cui la società possiede il 4% del capitale. Questa partecipazione ha generato una plusvalenza potenziale di 80 milioni di euro.
MPS è un partner chiave per Anima nella distribuzione di fondi e domani presenterà i risultati del 2024. Secondo il consensus di Bloomberg, il bilancio dovrebbe registrare un utile di 1,854 miliardi di euro, in lieve flessione rispetto al 2023, a causa del venir meno di quasi 500 milioni di euro di rilasci su fondi per rischi legali.
La nostra quota in MPS è strategica e Siena rimane un partner chiave per la distribuzione dei nostri fondi”, ha sottolineato Melzi d’Eril, evidenziando l’importanza dell’alleanza con la banca senese.
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Le prospettive future: tra consolidamento e nuove sfide
Il settore del risparmio gestito è in fermento, con molte operazioni di consolidamento in corso. La crescita di Anima, unita all’interesse di Banco BPM per il controllo totale, potrebbe portare a una nuova fase di riorganizzazione del mercato.
Le prossime settimane saranno cruciali per il futuro di Anima: l’approvazione del piano industriale di Banco BPM e le decisioni della Banca Centrale Europea (BCE) sugli aspetti regolamentari dell’OPA potrebbero influenzare i tempi e gli esiti dell’operazione.
Nel frattempo, UniCredit e Crédit Agricole osservano con attenzione gli sviluppi, pronti a intervenire per rafforzare le proprie posizioni nel mercato del risparmio gestito.
Con una solida performance finanziaria, acquisizioni strategiche e un ruolo chiave nel panorama bancario italiano, Anima si conferma come una delle realtà più dinamiche del settore, al centro di una partita finanziaria che potrebbe ridisegnare il mercato nei prossimi mesi.
(Nella foto la presidente di Anima, Maria Patrizia Grieco)

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