Amministrative: Roma merita un sindaco che sia degno di lei

- di: Redazione
 
I giochi per Roma sembrano fatti, almeno a livello di candidati sindaco, ed ora è finalmente arrivato il momento di scoprire le carte che, in politica, sono soprattutto i programmi quelli veri e non quelli che si compongono di una serie di proposte buttate lì, tanto per vedere l'effetto che fanno.
La sinistra ha fatto le primarie e il loro esito, abbastanza scontato, ha visto prevalere Roberto Gualtieri che dovrà vedersela, realisticamente, in una corsa a tre per il Campidoglio, con l'uscente Virginia Raggi e, sul fronte del centrodestra, con Enrico Michetti.

Quindi è arrivato il momento di verificare il peso dei candidati sulla base di quelli che sono i loro propositi per fare uscire la città dalla drammatica contingenza che sta vivendo e di cui nessuno sembra volere prendersi le responsabilità. Perché se è vero che Virginia Raggi è la sindaca in carica - e quindi responsabile della politica comunale degli ultimi cinque anni - è altrettanto vero che mai ha ammesso una responsabilità che fosse una addebitando tutto quanto di cattivo accade a Roma a chi l'ha preceduta nei decenni passati e sostenendo di essere stata lei e solo lei a spezzare l'assedio del malaffare al Campidoglio. È chiaro che ognuno è padrone di dire quel che ritiene vero e fondato ed è per questo che non è il caso di fare un elenco di cosa non va oggi a Roma e di chi ne possa essere il responsabile.

Ma di certo la cosa che ora i romani vogliono sapere è come i guai di oggi si possono o debbono essere risolti. Noi, qualcosa da fare al prossimo sindaco possiamo anche suggerirla.
Di problemi la città ne ha tanti e spesso sono sotto gli occhi di tutti, a cominciare da quello dei rifiuti che sembra essere irrisolvibile, almeno sino a quando non si adotterà un piano praticabile e soprattutto sostenibile per il loro smaltimento, che tenga conto anche dell'aspetto economico. I rifiuti, che per altre città sono una risorsa, a Roma diventano solo oggetto di querelle, a fronte di una macchina organizzativa che appare spesso incapace di affrontare le emergenze che, diventate cicliche, non potrebbero nemmeno essere chiamate così.
Ma la cosa veramente grave e che appare inspiegabile è che i rifiuti che rimangono per molti giorni per strada sono un colpo al cuore all'immagine turistica della città, che purtroppo rimbalza periodicamente sui media stranieri che non perdono l'occasione di ricordare, come ha fatto la stampa francese mesi fa, che se prima tutte le strade portavano a Roma, ora tutti i rifiuti portano alla nostra capitale.

È una sorta di domino quello che questa faccenda innesca, perché i rifiuti per strada offendono la città, accrescono i problemi sanitari, sono un'occasione per animali selvatici per invadere le strade. E si potrebbe andare avanti.
Dalle strade ridotte, per le buche, ad un immenso colabrodo, con voragini che sembrano uscite da un film dell'orrore, ai trasporti pubblici che penalizzano gran parte della popolazione; allo stato del verde pubblico e dei corsi d'acqua, indegno di una città ''normale'', figurarsi di una capitale; alla sicurezza che è ormai ben oltre i limiti di guardia.
Roma, città bellissima e malata, ha bisogno solo di una cosa: amministratori che la amino, come hanno fatto, per secoli gli artisti, ma anche i semplici visitatori arrivati da tutto il mondo per ammirarla. La sola speranza che i romani devono coltivare è che il prossimo sindaco di Roma sia degno della città e metta da parte discorsi politici che servono a poco.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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