Genova ha accolto ieri, tra applausi e commozione, il rientro dell’Amerigo Vespucci, la nave scuola della Marina Militare Italiana, che ha completato il suo tour mondiale durato oltre due anni. L’arrivo nel porto ligure, alla presenza delle più alte istituzioni italiane, compresi Sergio Mattarella e Giorgia Meloni, è avvenuto in un giorno doppiamente simbolico: il 10 giugno, data in cui si celebra la Giornata della Marina Militare, ricorrenza istituita nel 1939 per ricordare l'impresa di Premuda compiuta nel 1918.
L’Amerigo Vespucci approda a Genova, trionfo finale del giro del mondo
Il ritorno del Vespucci ha assunto così un valore ancor più profondo, saldando memoria storica e orgoglio nazionale in una giornata dal forte impatto emotivo.
Un viaggio epico tra i mari del mondo
Partita il 1° luglio 2022 da La Spezia, l’Amerigo Vespucci ha solcato gli oceani toccando cinque continenti, trenta paesi e oltre quaranta porti. Un viaggio formativo per decine di allievi ufficiali, ma anche un’iniziativa di diplomazia navale e culturale che ha rappresentato l’Italia nei mari del mondo. L’itinerario ha incluso tappe storiche come New York, Buenos Aires, Tokyo e Sydney, alternando eventi ufficiali a momenti di apertura al pubblico. La nave è stata visitata da migliaia di cittadini e personalità in ogni angolo del globo, testimoniando la forza attrattiva del “veliero più bello del mondo” – come spesso viene definito.
Cerimonia a Genova tra autorità e folla festante
L’arrivo nel porto antico di Genova è stato accompagnato da una cerimonia sobria ma solenne. Presenti il Ministro della Difesa Guido Crosetto, il Capo di Stato Maggiore della Marina Enrico Credendino, il sindaco Marco Bucci e numerose autorità civili e militari. A fare da cornice, centinaia di cittadini assiepati lungo le banchine per salutare il rientro del Vespucci, mentre le sirene delle navi e le note della banda musicale hanno scandito l’ingresso in porto. La nave, imponente ed elegante con le sue vele ammainate, ha fatto il suo ingresso tra due ali di imbarcazioni, completando simbolicamente il giro del mondo tra le acque italiane.
Un laboratorio di formazione e tradizione
L’Amerigo Vespucci non è solo una nave: è un laboratorio galleggiante dove si formano generazioni di ufficiali della Marina, ma è anche un contenitore di tradizione marinara e di eccellenza navale italiana. Durante il tour mondiale, l’equipaggio ha lavorato con discipline e rotte d’altri tempi, mantenendo la navigazione a vela quando possibile e facendo rivivere i ritmi e i rituali del passato. Al contempo, la missione ha avuto un’importante valenza contemporanea: promuovere l’immagine del Made in Italy, la sostenibilità marina e la cooperazione tra le marine dei paesi amici. Il comandante, capitano di vascello Giuseppe Lai, ha più volte sottolineato il valore educativo e simbolico del viaggio, descrivendolo come “una lezione di mare, di umanità e di pace”.
Genova e la Marina: un legame storico
La scelta di Genova per l’ultima tappa non è casuale. La città conserva un legame profondo con la marineria italiana, rappresentando da secoli una delle capitali navali del Mediterraneo. In occasione dell’arrivo del Vespucci, il porto è stato trasformato in un teatro a cielo aperto con eventi, visite guidate a bordo, incontri con gli allievi e momenti istituzionali. La cittadinanza ha risposto con entusiasmo, testimoniando quanto l’identità navale faccia ancora parte del tessuto culturale di Genova. La celebrazione della Giornata della Marina in concomitanza con il ritorno della nave ha amplificato il valore dell’evento, rilanciando anche l’immagine della città come hub marittimo e culturale.
Una memoria che guarda al futuro
L’Amerigo Vespucci, pur nella sua bellezza classica, resta una nave proiettata nel futuro. Durante il tour ha accolto a bordo tecnologie aggiornate per la navigazione e la didattica, e ha portato avanti progetti di collaborazione scientifica e ambientale. Il ritorno a Genova non è dunque solo la chiusura di un cerchio, ma l’inizio di una nuova fase. Nei prossimi mesi la nave entrerà in manutenzione e si preparerà per nuove missioni. Intanto, l’immagine del Vespucci che torna in patria dopo aver toccato i mari del mondo rimane come una delle pagine più alte della recente storia navale italiana, esempio vivente di bellezza, competenza e vocazione internazionale.