Ambiente: nuove specie - animali e vegetali - marciano verso l'estinzione

- di: Emanuela M. Muratov
 
Il delfino dell'Orinoco, la noce di Macadamia o la quercia giapponese uniti da un comune destino. Secondo l'Unione internazionale per la conservazione della natura, hanno compiuto un nuovo passo verso l'estinzione. La Iucn, che ha redatto la sua "lista rossa" aggiornata, ha valutato 11.845 specie, di cui 3.324 ritenute sotto la minaccia dell'estinzione.
“Con ogni aggiornamento della lista, confermiamo ciò che già sappiamo, stiamo perdendo biodiversità a un ritmo senza precedenti" - avverte Craig Hilton-Taylor, che ha coordinato il lavoro di aggiornamento della lista - "La perdita di specie è ora tra le 100 e le 10.000 volte più veloce del tasso naturale di estinzione".

Il lavoro svolto dall'Iucn più volte l'anno è oggi un indicatore privilegiato per il monitoraggio dello stato della biodiversità nel mondo. "La lista rossa è una fonte completa di dati sulla conservazione" - spiega Nicolas Loiseau, ricercatore in ecologia presso l'Università di Montpellier - "Consente di mettere in atto adeguati programmi di ricerca e conservazione".

Ma per alcune specie è già troppo tardi. Così, 31 specie sono state dichiarate estinte in natura (cioè, non ne sono stati più avvistati esemplari in natura), tra cui molti animali acquatici. "Le specie che hanno aree di distribuzione molto limitate sono le più minacciate" - spiega Nicolas Loiseau -  "I pesci in un lago o le rane in uno stagno, ad esempio, non possono sfuggire in caso di inquinamento o incendi boschivi".

Queste 31 specie si aggiungono alle 980 già considerate estinte da quando l'Unione internazionale per la conservazione della natura ha intrapreso questo lavoro di censimento, iniziato nel 1964"Questo dato è molto sorprendente - continua Loseau - "Soprattutto perché non tiene conto delle specie che si estinguono prima di essere elencate".  In effetti, sebbene sia molto difficile conoscerne il numero, i ricercatori stimano intorno ai 10 milioni il numero di specie sulla Terra, di cui oltre l'80% rimane sconosciuto.
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