Le sfide che la transizione ecologica pone a un grande Gruppo come ALSTOM, leader mondiale nella mobilità intelligente e sostenibile e grande protagonista in Italia dove produce da treni da 160 anni, oltre a sistemi di segnalamento e sistemi di trazione. La spinta del Pnrr, i numerosi contratti siglati e la produzione continua nel nostro Paese di prodotti e servizi ad altissimo contenuto innovativo, il ruolo dell’idrogeno, l’innovazione del trasporto ferroviario locale, il senso della ‘rivoluzione’ in atto. Intervista a Michele Viale, Direttore Generale di ALSTOM Ferroviaria e Presidente e AD di Alstom Ferroviaria.
Intervista al Direttore Generale di ALSTOM Italia e Presidente e AD di ALSTOM Ferroviaria, Michele Viale
Con solide radici nella storia industriale italiana, ALSTOM in Italia produce treni da 160 anni, sistemi di segnalamento da 90 e sistemi di trazione da 60 anni. Cosa significa in concreto per una realtà come la vostra la locuzione ‘transizione energetica?
La mobilità collettiva nelle sue declinazioni green è una tematica su cui ALSTOM è fortemente impegnata da sempre e l’idrogeno è un ulteriore passo del Gruppo nel sostenere, a livello globale, la transizione verso sistemi di trasporto sempre più sostenibili. ALSTOM è infatti il primo costruttore al mondo ad aver realizzato il treno ad idrogeno. A livello di Gruppo, siamo membri dell’Hydrogen Council e siamo nella vicepresidenza dell’Associazione italiana idrogeno cella combustibile H2IT, che ha la missione di promuovere lo sviluppo del mercato italiano relativo a tutti i passaggi della filiera dell’idrogeno. Il nostro obiettivo è quello di posizionare l’idrogeno come fattore strategico nella svolta energetica, poiché siamo convinti che l’idrogeno porterà il cambiamento nel trasporto su strada e su rotaia - verso un sistema energetico pulito e privo di emissioni.
Restando sul tema, quale spinta concreta su questo fronte arriva dal PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza), declinazione italiana del Recovery Fund – Next Generation Eu? A suo parere, siamo davvero di fronte a un cambio di paradigma dello sviluppo socio-economico? Qual è il vostro ruolo in questa grande partita? Cosa debbono attendersi sia il tessuto economico che i cittadini?
Oggi in Europa (UE a 28) circa il 46% delle linee ferroviarie non sono elettrificate e in Italia la percentuale si attesta intorno al 30%. Il traffico su queste linee è assicurato da treni o locomotive diesel, che consumano 1,4 miliardi di litri di carburante all’anno (pari al 25% del consumo totale di energia del trasporto ferroviario sulle linee principali). il PNNR rappresenta per l’Italia un’opportunità di sviluppo imperdibile per modernizzarsi ed è l’opportunità per generare benefici per i cittadini, per la società, per la filiera industriale e per l’ambiente. Oggi nel PNRR sono allocati importanti cifre per la rivoluzione verde e la transizione ecologica, in particolare identifica il settore ferroviario quale ambito di interesse per l’introduzione dell’idrogeno. Proprio il settore ferroviario, con gli investimenti previsti per sostituire mezzi alimentati a gasolio con nuovi mezzi a trazione alternativa, potrà essere la spinta determinante per la crescita dell’economia della filiera idrogeno italiana. Ci potremmo quindi aspettare che la realizzazione della strategia porti benefici in termini di filiera, in nuovi settori industriali e tecnologici determinando importanti effetti positivi sulla crescita dell’economia, con impatti positivi anche dal punto di vista occupazionale.
Entrando nel dettaglio, e alla luce dei numerosi accordi e contratti sottoscritti da ALSTOM Italia, quali sono in concreto – sempre nell’ottica della transizione energetica e più in generale della sostenibilità - i prodotti e le soluzioni più significative che state mettendo in campo?
La tecnologia a idrogeno di ALSTOM per il ferroviario si compone di due soluzioni: la prima per le linee non elettrificate alimentata da idrogeno + batteria, la seconda, adatta sia alle linee elettrificate che non elettrificate alimentata da idrogeno + batteria + pantografo. L’introduzione di tali innovativi rotabili permette quindi di servire senza inquinare anche le linee più complesse che abbiano viadotti, gallerie e restrizioni paesaggistiche, oppure che siano parzialmente elettrificate evitando così rotture di carico e non necessita di modificare l’infrastruttura esistente. Per il sistema ferroviario italiano l’idrogeno rappresenta una grande opportunità.
Il trasporto ferroviario locale spesso è considerato una sorta di fratello minore rispetto ai grandi assi della mobilità, mentre in realtà ha un ruolo e un impatto cruciali. Voi siete molto impegnati su questo fronte come dimostrano – tra gli altri – l’accordo quadro siglato con Trenitalia del valore di 910 milioni di euro e la firma del contratto quadro per contribuire alla progettazione e realizzazione del sistema ERTMS in quattro regioni Italiane. Ce ne può parlare?
Oggi le regioni italiane sono molto attente al trasporto pubblico e stanno scegliendo sempre più soluzioni di mobilità con alimentazione alternativa per il trasporto pubblico; siamo orgogliosi di essere parte attiva di questo cambiamento. ALSTOM sta collaborando con RFI per la progettazione, consegna e messa in funzione del sistema ERTMS – il più evoluto sistema per la supervisione e il controllo della marcia dei treni oggi disponibile – su larga scala, che risponde alle specifiche tecniche di interoperabilità richieste dall’Unione Europea ed alle norme CENELEC per la sicurezza ferroviaria, garantendo i più elevati standard di sicurezza. Per noi rappresenta un contratto e una collaborazione importante poiché riconferma ALSTOM come il player di riferimento del settore ferroviario in Italia. Non solo, dimostra anche l’impegno del Gruppo nel fornire all’Italia tecnologie all’avanguardia volte a migliorare l’infrastruttura ferroviaria del Paese, fornendo soluzioni di mobilità intelligenti e sostenibili a beneficio dei passeggeri.
Si parla tanto del ruolo dell’idrogeno nella transizione energetica. ALSTOM Italia ha in fase di produzione 6 treni a celle a combustibile a idrogeno ordinati da Fnm, con l’opzione di ulteriori 8, e prima consegna prevista a dicembre 2023. Il primo treno ad idrogeno in servizio sulla rete italiana, progettato e costruito d ALSTOM nel nostro Paese, si basa sulla piattaforma Coradia Stream, da oltre 2 anni in servizio, oggi con più di 130 treni. Quale spazio reale ha l’idrogeno nei vostri piani? Si tratta di una produzione ‘ancillare’ o gioca un ruolo strategico chiave?
Per il mercato italiano è in fase di sviluppo una versione di Coradia Stream alimentata a idrogeno che sarà protagonista della prima Hydrogen Valley italiana in Valcamonica. Il progetto complessivo prevede l’acquisto di 6 treni Coradia Stream alimentati a idrogeno con opzione di altri 8, che serviranno a partire da Dicembre 2023 la linea non elettrificata - gestita da Ferrovie Nord Milano - Brescia-Iseo-Edolo, in sostituzione degli attuali treni a motore diesel. La versione green alimentata ad idrogeno, Coradia Stream per FNM, sarà equipaggiata con la stessa tecnologia di propulsione a celle a combustibile introdotta nel mondo dal Coradia iLint. Il treno sarà sviluppato presso il sito di Savigliano così come tutta l’attività di allestimento finale e di testing. Saranno anche coinvolti gli stabilimenti di Vado Ligure, per l’allestimento del ‘carrozzino intermedio’ dove è installata la parte tecnologicamente innovativa relativa all’idrogeno, quello di Sesto San Giovanni per la componentistica, mentre il segnalamento verrà sviluppato a Bologna. Il treno uscirà dalla fabbrica per i test in linea nel 2023 e come previsto dall’accordo che abbiamo firmato, dovrebbe entrare ufficialmente in servizio nell’anno successivo.
Avete superato le 100 locomotive Traxx DC3 vendute, 85 già consegnate e prodotte a Vado Ligure, dove tutte le locomotive sono state o verranno assemblate. Quali, per concludere, i vostri punti di forza più significativi. Quali i vostri obiettivi? Come immagina, o come vorrebbe che fosse, ALSTOM Italia tra 10 anni?
L’attività di ALSTOM in Italia non è solo focalizzata alla produzione di locomotive e treni, ma è anche legata a servizi di manutenzione di cui siamo leader, infrastrutture e sistemi. Inoltre, siamo tra i leader in ambito segnalamento e supervisione digitale del sistema ferroviario in Italia con i nostri siti di Bologna, Roma, Firenze, Bari. Il nostro obiettivo è l’eccellenza. I nostri treni sono ad alto contenuto tecnologico e innovativi, per tali motivi la qualità deve essere il nostro primo obiettivo in tutto quello che facciamo, a partire dalla fase di offerta fino all’entrata in servizio, dove ci confrontiamo con i nostri clienti finali: i passeggeri. L’obiettivo che ci poniamo ogni giorno è quello di soddisfare sempre le aspettative del cliente, dal primo giorno di entrata in servizio dei nostri treni. Inoltre, vogliamo proseguire la crescita dell’azienda contribuendo in maniera attiva allo sviluppo della mobilità sostenibile su rotaia.