Agricoltura: davanti alla crisi Coldiretti chiede collaborazione di industria e distribuzione

- di: Redazione
 
Un tavolo di concertazione con i rappresentanti del comparto agricolo, della distribuzione e dell'industria alleati per trovare accordi che determinino una buona politica che metta il settore al riparo, oltre che dei danni causati dagli eccessi climatici, anche da pratiche commerciali scorrette. È questa, in sostanza, la proposta di Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, sottolineando ''la necessità di risorse per sostenere il settore in un momento in cui si è aperto uno scenario di accaparramenti, speculazioni e incertezza che deve spingere il Paese a difendere la propria sovranità alimentare".

Coldiretti chiede aiuti per la crisi dell'agricoltura

Prandini ha anche ricordato come sia necessario quanto urgente ''garantire una più equa ripartizione del valore anche combattendo le pratiche sleali nel rispetto della legge che vieta di acquistare il cibo sotto i costi di produzione”. Una proposta meritevole di attenzione, soprattutto oggi alla luce dei dati dell'Istat relativi alla crescita esponenziale dell'inflazione, alimentata oltre che dai costi energetici, anche dalla spesa alimentare, che quest'anno incide per oltre 8 miliardi.

Questo accade mentre il caldo e la siccità stanno decimando i raccolti, costringendo, dice Coldiretti, ''molte imprese agricole a lavorare in perdita''. I dati raccolti da Coldiretti sono disarmanti, resocontando aumenti che vanno dall'11,7% della verdura   al +10,8% della frutta. Conseguenza anche del fatto che, pure per la mancanza di acqua determinata dalla lunga siccità,  gli agricoltori sono costretti al diradamento dei raccolti sulle piante per salvarne quante più possibile. Né forse potrebbe essere altrimenti, visto che l'estate del 2022 è la seconda più calda mai registrata in Italia, con una temperatura media a giugno superiore di ben +2,88 gradi rispetto alla media, quasi sui massimi del 2003, anno record.

Molte delle colture e prodotti fondamentali (mais, foraggi, latte, frumento duro e tenero, del riso, frutta) stanno pagando un prezzo altissimo al caldo che sta causando gravissimi problemi anche agli allevamenti di cozze e vongole, messi in ginocchio dalla mancanza di ricambio idrico nel Delta del Po, dove – riferisce Coldiretti – si allargano le zone di “acqua morta” e assalti di insetti e cavallette con decine di migliaia di ettari devastati. Ad oggi, secondo Coldiretti, i danni alle produzioni nazionali superano i 3 miliardi di euro.
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