TIM: Sindacati, nessuna rassicurazione dall’AD contro l’ipotesi di scorporo, sarà sciopero

 
Si è concluso da poco l’incontro fra l’Amministratore Delegato di TIM e le Segreterie Generali sull’evoluzione della redazione del prossimo Piano Industriale. Durante l’incontro l’AD ha esposto i motivi per cui una simile decisione potrebbe, a condizioni regolatorie costanti, rappresentare per l’azienda l’opportunità di recuperare competitività sottraendosi ai rigidi vincoli imposti all’ex monopolista dalle Autority di controllo.

Ad oggi quindi l’ipotesi di andare verso lo “spezzatino” permane.

Riteniamo sbagliato continuare a lavorare su questa ipotesi.

Non è la soluzione dei problemi di TIM e del suo Gruppo e non aiuterà il mercato delle TLC, che in queste ore è pervaso da evidenti segnali di prossimi sconvolgimenti, a riacquisire un modello di sviluppo equilibrato.

Se venisse deciso lo scorporo della rete si priverebbe definitivamente il Paese di un’azienda di riferimento, si aprirebbero scenari per nulla rassicuranti per la tenuta occupazionale del Gruppo che potrebbero portare a molteplici esuberi.

Tutto questo avviene nel più completo silenzio, verrebbe da dire disinteresse, del Governo. Quanto sta avvenendo è inaccettabile!

Occorre promuovere una forte reazione delle lavoratrici e dei lavoratori del Gruppo TIM. In questo scenario non rimane che la mobilitazione!

Nelle prossime ore le Segreterie Nazionali di SLC CGIL, FISTEL, CISL, UILCOM UIL proclameranno uno sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori del Gruppo TIM da svolgersi entro le prossime settimane.
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